CALCIO
"Con un paio di ritocchi si può puntare in alto"
Bordoli parla del mercato del Lugano e del Crus: intanto domenica arriva il Lucerna
Pubblicato il 01.02.2022 09:39
di L.S.
Il mercato invernale del Lugano continua a far discutere.
Dopo gli arrivi di Haile-Selassie, Durrer, Aliseda e Valenzuela, i bianconeri vorrebbero anche Uran Bislimi (22 anni) dello Sciaffusa.
Si tratta, anche con l’intervento da Chicago di Georg Heitz. Il centrocampista che piace a Croci-Torti è in scadenza di contratto ma lo Sciaffusa vuole soldi. Troppi soldi secondo il Lugano. Dopo l’ingaggio di Saipi, pagato piuttosto bene, forse gli sciaffusani ci avevano preso gusto.
Ci sono ancora due settimane per chiudere l’affare e perciò non c’è fretta.
Ci sono anche dei rinnovi da perfezionare in casa bianconera: Lavanchy, Custodio e Sabbatini su tutti. Tre casi spinosi che finora non sono stati risolti.
Livio Bordoli, tecnico nell’anno della promozione, commenta così il momento del “suo” Lugano.
“Forse si aspettavano tutti dei colpi milionari, ma non è così. Credo che Mansueto abbia comprato il Lugano per investire sui giovani e in fondo è giusto così. Qui è il posto ideale per pensare una strategia del genere. Non c’è pressione e si può lavorare in modo tranquillo. I grandi giocatori costano tantissimo e un club come il Lugano deve puntare sulle scommesse”.
Mercato dunque positivo?
“Credo che qualcosa dovranno ancora fare per permettere al mister di aver maggiori scelte a livello tattico e cambi durante la partita. Contro lo Young Boys abbiamo visto che la panchina non offriva grandi alternative. I giovani che sono stati presi finora sono bravini, potranno senza dubbio crescere, ma secondo me non basta ancora”.
E poi ci sono i rinnovi.
“Tasto delicato. Per me ha detto bene Da Silva: le offerte sono sul tavolo, prendere o lasciare. Nessuno è insostituibile. Morto un Papa se ne fa un altro. Certo, sono giocatori che hanno dato tanto al Lugano ma la società ha la sua linea e fa bene a seguirla fino in fondo”.
Croci-Torti, parola di Blaser, può vivere sonni tranquilli. Per quest’anno basta la salvezza. È proprio così?
“Non lo so, solitamente quando i dirigenti dicono così un allenatore deve iniziare ad avere paura. Scherzi a parte, credo che il Crus abbia dimostrato di poter fare l’allenatore a ottimi livelli, ha fatto un buon lavoro e giustamente sta diventando ambizioso. Ha bisogno di rinforzi e lo ha fatto capire a chiare lettere. Ora anche lui deve pensare più in grande”.
In che senso?
“Dico soltanto che se avessero a Berna, e la cosa non era impossibile visto il momento delicato che sta attraversando l’YB, potevamo ambire anche a vincere il campionato. Se c’è davanti lo Zurigo, perché non può starci anche il Lugano? I bianconeri secondo me non hanno nulla da invidiare alla capolista”.
Intanto domenica a Cornaredo arriva il Lucerna.
“Non sarà una partita facile. Frick, nuovo tecnico dei lucernesi, è un difensivista e verrà in Ticino per non perdere. Oltretutto sono in una situazione di classifica bruttissima e scenderanno con il coltello tra i denti. Bisognerà giocare con accortezza ed essere cinici nelle occasioni che si presenteranno”.
(foto archivio Cdt)