Calcio
"Ora basta stupidaggini e vincete il campionato"
Il presidente del Locarno Cavalli, sollevato per gli sconti, tira comunque le orecchie ai sanzionati
Pubblicato il 05.02.2022 10:55
di Carlo Scolozzi
La mannaia delle sanzioni che aveva mietuto parecchie vittime tra Locarno e Semine è stata per così dire ridimensionata tramite il ricorso. La bella notizia è di ieri sera e tra chi ha un sorriso da spot del dentifricio c'è il presidente del Locarno Mauro Cavalli.
Presidente, un primo commento sulla vicenda.
"Il ricorso era sacrosanto, su questo non ci piove. Il tribunale indipendente ha valutato in maniera forse meno emotiva, quindi basandosi sui fatti reali e non sulle immagini. La minor emotività nel sanzionare ha portato poi a questi risultati".
Lei non era molto fiducioso.
"A dir la verità all'inizio temevo confermassero tutto, poi ho appreso con sollievo soprattutto che non ci sarebbe stata la decurtazione di punti in classifica, il che avrebbe falsato il campionato".-
Ha altri motivi di soddisfazione.
"Sono felice per i miei ragazzi, dal punto di vista umano. Si sono resi conto di aver fatto una stupidaggine, ma possono dimostrare in futuro di avere meritato questo sconto".
Tra i più graziati c'è Saverio Manfreda: da 5 anni a 18 mesi.
"L'ergastolano vede un po' di luce in fondo al tunnel. Calcisticamente parlando era morto, invece nel marzo 2023 potrà rientrare. Schönwetter e Rocha, invece, hanno avuto uno sconto minore perché già in prima istanza era stati puniti meno. Erano infatti intervenuti in un secondo momento nella rissa".
Cosa ha detto alla squadra?
"Ho giocato sul fatto che non abbiamo perso punti a tavolino e ho sottolineato che questa volta li ho fatti vincere io, ma ora tocca a loro entrare in campo, togliere le castagne dal fuoco e vincere il campionato di Terza". 
Tutto ok anche con la Federazione adesso.
"I toni si sono smorzati, siamo esseri umani e ci arrabbiamo, ma poi sappiamo anche usare la testa, ogni tanto. Il mio ringraziamento va ora agli avvocati del tribunale indipendente, che hanno riportato la chiesa al centro del villaggio".
Tutto è bene quel che finisce bene.
"Tutto è giusto quel che finisce giusto dico io. Non ci speravo finché non l'ho letto scritto, ma sotto sotto mi aspettavo un miglioramento della situazione. Se così non fosse stato, ora sarei un presidente molto molto abbacchiato. Invece posso rialzare un po' la cresta".
In chiusura una tiratina d'orecchie ai sanzionati, giusto?
"Che i miei giocatori non si azzardino più a fare cose del genere, altrimenti li farò fuori io con una giustizia sommaria. Mi hanno regalato mesi di preoccupazione e figuracce a livello mediatico".