CALCIO
Obbligo tre punti ma attenti all'ex Abubakar
Oggi il Lugano è favorito contro il Lucerna: Croci-Torti ritrova la vecchia guardia
Pubblicato il 06.02.2022 09:55
di L.S.
È una partita difficile, soprattutto dal punto di vista mentale.
Contro un Lucerna che ha vinto solo una volta in 19 partite e che non assapora il gusto dei tre punti dal lontano 24 ottobre (contro il San Gallo), la vittoria è d’obbligo.
E quando si “deve” vincere, non è mai semplice.
Un solo punto è il bottino raccolto dal Lugano nelle ultime tre partite (anche se due sono state giocate contro i campioni svizzeri): da qui la voglia e il bisogno di tornare al successo.
Bisogna tenere lontano il gruppo di centroclassifica e soprattutto, come ha detto bene Croci-Torti in conferenza stampa, per preparare al meglio mentalmente la partita di Coppa di giovedì sera a Thun.
Il mister sembra sereno in questi giorni: è arrivato Ruegg, il giocatore da lui tanto voluto (oggi andrà in panchina e probabilmente esordirà nei minuti finali), mentre nelle prossime ore potrebbe anche arrivare un attaccante. Per completare una rosa che a quel punto sarebbe finalmente competitiva anche a livello numerico.
Oggi rientrano tre giocatori “pesanti” come Maric, Sabbatini e Custodio: tre ragazzi che hanno dato tanto al Lugano e il cui futuro è ancora un’incognita.
Croci-Torti si affida alla loro voglia di dimostrare di essere ancora dei pezzi da novanta per queste prossime partite: tre gare in sette giorni (Lucerna, Thun e Zurigo) che possono indirizzare la prossima primavera.
Ma tra qualche ora c’è il Lucerna. Sulla carta battibilissimo, ma che arriverà con il classico coltello tra i denti e con una squadra, che volendo guardare bene la rosa, non è proprio così scarsa. Basterebbe citare Tasar, Schürpf, Ndyayee, Sorgic, Cumic e Campo.
Mario Frick è un buon allenatore, che conosce il calcio e che a Vaduz aveva fatto un grande lavoro. La sua sfida di salvare il Lucerna è stimolante e vorrà farla partire ovviamente da Cornaredo.
Per il pubblico di casa ci sarà l’occasione di rivedere Abubakar, che a Lugano non era riuscito a mantenere le promesse.
C’è già chi teme la sua sete di vendetta.
(Abubakar esulta con la maglia del Lugano, foto Putzu)