Calcio
"Difficile fare di più con questo Bordeaux"
Arno Rossini difende l'amico Vladimir Petkovic, appena esonerato dai Girondins
Pubblicato il 08.02.2022 14:50
di Carlo Scolozzi
Il 5-0 col quale il Reims ha disintegrato il Bordeaux lo scorso weekend ha fatto molto rumore. Peggior ruolino degli ultimi 50 anni e peggior difesa dei cinque grandi campionati europei. A Mister Vladimir Petkovic questa situazione è addirittura costata la panchina dei Girondins. Ma, nonostante lo sconforto, il buon Vlado non è solo, perché c'è una persona speciale pronta a difenderne l'operato. Dario Baldan Bembo cantava che l'amico è qualcosa che più ce n'è meglio è. Allora ben venga l'intervento di Arno Rossini, che si è occupato di scouting nel suo Young Boys, avrebbe dovuto fungerne da vice alla Lazio e faceva da osservatore ai tempi della Nazionale. 
Rossini, immagino che la sua delusione sia tanta.
"In effetti è così. Parliamo infatti di un carissimo amico, al quale voglio bene. Mi spiace che la sua avventura sia finita, anche perché Vlado era estremamente motivato. Lasciare la Nazionale per un club è una bella sfida. Eppoi non dimentichiamo che ha fatto la storia della Svizzera, nessun altro coach è stato capace di tanto. Spiace per l'esonero, ripeto, ma nel calcio succede".
Comunque, secondo lei, le attenuanti non mancano.
"Ho visto il 90% delle partite del Bordeaux, fare di più con questa squadra era difficile. C'erano infatti delle carenze tecniche e tattiche nel gruppo. Inoltre Vlado è arrivato quando il club stava fallendo e un nuovo gruppo l'ha salvato in extremis. Non c'è stato quindi mercato. Ma non è tutto qui".
Prosegua.
"Adli è stato comprato dal Milan e, anche se è rimasto a Bordeaux, probabilmente aveva già la testa a Milano. Eppoi recentemente si è rotto Costil, terzo portiere della nazionale francese, che era un punto di forza dei Girondins".
Ha sentito il Mister?
"Proprio settimana scorsa. L'ho trovato come sempre fiducioso e determinato a fare risultato".
Dopo l'esonero quindi non l'ha chiamato?
"No, lo sentirò quando ci sarà più calma. Lo farò nelle vesti di un caro amico che, proprio per amicizia, vuole dargli un supporto umano".
Adesso cosa dovrà fare Vlado?
"Chiaramente ci vorrà un po' di pazienza, poi sicuramente ripartirà. È giovane ma in effetti ha già esperienza. Ha tutto il tempo per rifarsi e per finire bene la sua carriera da allenatore. Secondo me non bisogna farne un dramma, anzi".
Non pensa che Vlado sia stato troppo frettoloso nell'accasarsi al Bordeaux?
"No, perché dopo la Nazionale gli è capitata l'occasione di allenare una squadra di grandissima tradizione in Francia, una compagine che ha vinto coppe e campionati. Immagino che i dirigenti non siano stati all'altezza delle aspettative di Vlado. Lo dimostra anche il mercato di riparazione. Ho l'impressione che, a livello finanziario, i Girondins non navighino nell'oro".