Calcio
Sostengono Real, Barcellona e Juve...
Lo scontro con l'Uefa sembra solo rimandato
Pubblicato il 10.02.2022 10:31
di Angelo Lungo
RealBarcellona e Juve ci credono ancora. Lavorano sottotraccia. Hanno la convinzione che basta aspettare. Ci vuole pazienza, ma poi l'esito sarà naturale. Si arriverà alla Superlega. L'evoluzione naturale verso un torneo elitario è ineluttabile. Ragionano su un dato: il prodotto Champions è sottovalutato, genera un profitto limitato. Una manifestazione come il Super Bowl, pur rivolgendosi a una sola zona geografica, in termini di diritti televisivi, incassa il triplo. Contestano, poi, la gestione dell'Uefa, ne mettono in discussione il potere.
Ceferin, negli scorsi giorni, si è espresso senza diplomazia. Ha ripercorso la vicenda senza fare sconti: si è sentito tradito. Ritiene che il peggio sia alle spalle. Il contatto con i tre grandi club è inesistente, ma è consapevole della loro grande tradizione. Ci sono, tuttavia, delle cause giudiziarie in corso. Il presidente non ha dubbi: “Non posso dire che cosa succederà tra venti, trenta o quarant'anni, ma di di sicuro nei prossimi dieci anni non ci potrà essere alcuna Superlega, perché nessuno la vuole tranne chi pensa che il calcio sia solo questione di soldi”.
L'Uefa, nelle ultime ore, ha comunicato di aver firmato con l'agenzia svizzera TEAM Marketing e con Relevant Sports (che opera negli Stati Uniti) un accordo per la commercializzazione della nuova Champions. L'obiettivo è quello di ricavare 15 miliardi di euro nel triennio 2024-2027.
Il quotidiano inglese “The Times” spiega che ci sarà anche un passaggio di potere e i club saranno maggiormente coinvolti. Ma non è finita. Il format sarà rivoluzionato. La base è il modello svizzero: girone unico a 36 squadre con 10 partite garantite per ogni club.
Altra novità imminente dovrebbe essere l'introduzione della Final four e abolizione, conseguente, delle semifinali in casa.
Le tre ribelli, per il momento, tacciono e attendono. Arriveranno i tempi propizi e l'attacco decisivo sarà sferrato. Il futuro non è sfidare il Levante o lo Spezia, ma confrontarsi quattro volte fra di loro.
I tifosi sono considerati il retaggio di un calcio passato, si vuole un appassionato-consumatore di uno spettacolo.