Calcio
"Il mercato degli altri non ci interessa"
Pochi movimenti per il Chiasso, ma per il direttore generale Nicola Bignotti va bene così
Pubblicato il 10.02.2022 12:45
di Carlo Scolozzi
Se volete raccontare una rivoluzione non passate dal Riva IV. Qui, a differenza di Bellinzona, la squadra di calcio è stata solo puntellata con due nuovi innesti e si sono registrate quattro partenze. Niente di paragonabile, insomma, a quanto sta accadendo in casa granata. Ma al direttore generale del Chiasso va bene così. Il rossoblù Nicola Bignotti illustra qui la campagna di acquisti e cessioni e ci descrive i nuovi arrivati.
Bignotti, non vi siete mossi granché. Soprattutto rispetto al Bellinzona.
"La premessa è che noi facciamo mercato in relazione a ciò che è funzionale alla nostra strategia e non guardiamo il mercato degli altri. Abbiamo fatto i movimenti che ritenevamo giusti per quelli che sono i nostri obbiettivi a breve e medio termine. Col benestare di tutti: proprietà, management e staff. Noi lavoriamo di concerto".
Ma il Bellinzona fa paura...
"Sinceramente non mi interessa né il mercato dei granata, né quello delle altre squadre di Promotion League. Noi pensiamo ai nostri obbiettivi".
Parliamo del vostro di mercato allora: cosa perdete con le quattro cessioni?
"Preferisco pensare a cosa acquisiamo coi due nuovi acquisti. Arrivano infatti due giocatori che hanno prospettiva e che ci potranno dare una mano nel lungo periodo".
Ok, occupiamoci di loro.
"Ambassa è un esterno di fascia destra, calciatore di grande corsa, cresciuto nel settore giovanile del Servette, che è uno dei migliori se non addirittura il più valido in Svizzera. Il ragazzo ha buone doti atletiche, ma soprattutto, ribadisco, forza atletica e velocità. Biancon è invece un difensore centrale molto strutturato fisicamente. È cresciuto nelle fila dell'Udinese e, come spesso succede a chi esce da una Primavera, ha faticato nei primi anni di Serie C. Ma è un elemento sul quale facciamo affidamento nel breve medio termine. Arriva da Padova, via Grosseto".
Perdete comunque Correia (Bellinzona), Ronchetti (Tsarko Selo Sofia), Abedini (Winterthur) e Affolter (Bienne).
"Correia lo volevamo cedere a gennaio in seguito a delle valutazioni fatte e fortunatamente abbiamo trovato una soluzione che potesse soddisfare entrambe le parti. Ronchetti aveva bisogno di minutaggio e questa opportunità gli dà la possibilità di mettersi in mostra in un campionato molto atletico come la Serie A bulgara. È un'esperienza che gli farà bene a 360° e speriamo che a giugno torni pronto per il prossimo campionato. Abedini aveva una clausola che lo liberava in caso di chiamata dalla Swiss Football League. Ci fa piacere che è venuto da noi due volte e due volte ha avuto la chance di salire di categoria, col Lugano e rispettivamente il Winterthur. Quella di Affolter è invece una scelta di vita. Torna a casa per studiare e lo abbiamo agevolato perché con noi si è sempre comportato bene".
Una curiosità: si è visto al Riva IV Fulvio Pea, allenatore della Primavera dell'Inter nella stagione del Triplete con  Mourinho ed ex allenatore in B e C. Come mai?
"È un amico del Chiasso. È venuto a trovarci per un semplice saluto, dal momento che il campionato cinese, in cui allena adesso, è in pausa. Ci ha fatto logicamente piacere".
Una seconda curiosità: Eriksen è tornato a giocare, in Premier League nelle file del Brentford. C'è un po' di merito del Chiasso, che nelle vacanze di Natale lo ha lasciato allenarsi da solo al Riva IV?
"No, è assolutamente solo merito suo, della sua caparbietà e della sua tenacia. Noi non c'entriamo nulla. Siamo comunque felici che abbia ritrovato una squadra e aspettiamo che ci mandi la foto con la bottiglia che gli abbiamo regalato per festeggiare il suo ritorno in campo".