Il
giorno dopo, il sapore della vittoria è dolce. Forse più del solito, perché
rappresenta un bel passo avanti verso quello che è il vero traguardo della
stagione. La vittoria della Coppa Svizzera.
Mattia Croci-Torti può essere un allenatore orgoglioso di sé e della sua squadra.
Non tanto per aver battuto una squadra di Challenge League, che sulla carta era d’uopo o quasi, ma per il carattere che i suoi ragazzi hanno saputo mostrare anche nel momento più delicato della partita.
Il doppio vantaggio rimontato poteva buttare a terra chiunque, ma non il Lugano di quest’anno.
Contro l’entusiasmo del Thun, il campo sintetico e delle assenze che ormai non fanno più notizia, i bianconeri non si sono scomposti. Hanno cambiato modulo, si sono ricompattati e hanno sofferto finché la buriana passasse. E poi hanno colpito.
Il mister ha puntato su Osigwe e non ha sbagliato. Avesse parato quel rigore sarebbe diventato l’eroe della partita, ma la prestazione dell’estremo nigeriano è confortante.
È mancato, eccome, il carisma di Maric al centro della difesa, soprattutto quando c’era da difendere il doppio vantaggio.
Daprelà fatica a vestire i panni del leader difensivo e un paio di sue grossolane amnesie hanno rischiato di complicare notevolmente il passaggio del turno.
L’entrata di Ruegg ha dato stabilità alla fascia destra, mentre Custodio si è distinto sia sulla linea difensiva che su quella mediana.
Proprio questo suo spostamento quasi obbligato ha messo ancora una volta in evidenza la mancanza di almeno un altro elemento nella rosa del Crus.
Si è parlato tanto del possibile arrivo di un attaccante, ma alla luce di queste ultime partite, è forse più importante puntellare con un centrocampista o un difensore.
Davanti il Lugano può disporre di Celar, Bottani, Aliseda, Haile-Selassie, Amoura e Muci. Una buona batteria offensiva.
È soprattutto a centrocampo che i bianconeri appaiono un po’ sguarniti, dove a parte l’arrivo del giovane Durrer, si continua a fare affidamento sull’inossidabile terzetto Lovric-Sabbatini-Custodio.
Ci sono ancora quattro giorni prima della fine del mercato e il tempo per piazzare un ultimo colpo c’è ancora.
Sicuramente il passaggio del turno in Coppa avrà dato alla dirigenza un ulteriore stimolo. Aspettiamo fiduciosi.
Mattia Croci-Torti può essere un allenatore orgoglioso di sé e della sua squadra.
Non tanto per aver battuto una squadra di Challenge League, che sulla carta era d’uopo o quasi, ma per il carattere che i suoi ragazzi hanno saputo mostrare anche nel momento più delicato della partita.
Il doppio vantaggio rimontato poteva buttare a terra chiunque, ma non il Lugano di quest’anno.
Contro l’entusiasmo del Thun, il campo sintetico e delle assenze che ormai non fanno più notizia, i bianconeri non si sono scomposti. Hanno cambiato modulo, si sono ricompattati e hanno sofferto finché la buriana passasse. E poi hanno colpito.
Il mister ha puntato su Osigwe e non ha sbagliato. Avesse parato quel rigore sarebbe diventato l’eroe della partita, ma la prestazione dell’estremo nigeriano è confortante.
È mancato, eccome, il carisma di Maric al centro della difesa, soprattutto quando c’era da difendere il doppio vantaggio.
Daprelà fatica a vestire i panni del leader difensivo e un paio di sue grossolane amnesie hanno rischiato di complicare notevolmente il passaggio del turno.
L’entrata di Ruegg ha dato stabilità alla fascia destra, mentre Custodio si è distinto sia sulla linea difensiva che su quella mediana.
Proprio questo suo spostamento quasi obbligato ha messo ancora una volta in evidenza la mancanza di almeno un altro elemento nella rosa del Crus.
Si è parlato tanto del possibile arrivo di un attaccante, ma alla luce di queste ultime partite, è forse più importante puntellare con un centrocampista o un difensore.
Davanti il Lugano può disporre di Celar, Bottani, Aliseda, Haile-Selassie, Amoura e Muci. Una buona batteria offensiva.
È soprattutto a centrocampo che i bianconeri appaiono un po’ sguarniti, dove a parte l’arrivo del giovane Durrer, si continua a fare affidamento sull’inossidabile terzetto Lovric-Sabbatini-Custodio.
Ci sono ancora quattro giorni prima della fine del mercato e il tempo per piazzare un ultimo colpo c’è ancora.
Sicuramente il passaggio del turno in Coppa avrà dato alla dirigenza un ulteriore stimolo. Aspettiamo fiduciosi.
(Il direttore sportivo Carlos Da Silva, nella foto Zocchetti)