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Gemelle a 25 anni di distanza
Due campionesse come Lara Gut e Michela Figini vincono in epoche e età diverse
Pubblicato il 12.02.2022 10:25
di Giorgio Keller
Gemelle a 25 anni di distanza
Michela Figini e Lara Gut-Behrami, nate la prima nell’aprile del 1966, la seconda in quello del ’91. Venticinque anni di distanza ma se stampiamo i risultati delle loro due carriere su due fogli e li mettiamo uno accanto all’altro, vien appunto da dire: come gemelle ma nate a 25 anni di distanza.
Entrambe fanno notare la loro presenza già in età giovanissima. La Gut vince lo slalom del leggendario Trofeo Topolino nel 2006, una specie di Mondiali Under 16 che si svolge una volta all’anno in Italia e se andate a cercare i diversi vincitori nella storia è una vera abbuffata tra campioni e campionesse. Della Figini invece sappiamo di vittorie nei campionati nazionali OG (Organizzazione Giovanile) ma… con migliori tempi della giornata e dunque anche davanti ai maschietti.
Sia per l’una che per l’altra, almeno una medaglia a Campionati del Mondo Juniori (Gut due volte argento in discesa, Figini un bronzo in gigante). Debutto in Coppa del Mondo per entrambe molto prima dal 18. compleanno. Forse ricordate quello di Lara a S. Moritz nel dicembre del 2008, dove cadde dopo l’ultima porta passando il traguardo in scivolata sul fondoschiena… ma quel che bastò per salire sul podio. Michi invece inizia quatta quatta nei super-G di Verbier a sedici anni nel gennaio dell’83 per far podio e vittoria la stagione seguente, quella dell’83/84 che la renderà famosa.
E allora parliamo di Coppa del Mondo. 26 affermazioni per la Figini quando la Gut è a quota 34 a tutt’oggi… e per la ragazza di Comano la musica non ha ancora finito di suonare. Le loro affermazioni nelle quattro discipline di discesa, super-g, gigante e combinata. Gli slalom invece non hanno mai fatto al caso loro. Per ognuna almeno una Coppa del Mondo generale (la Figini due) e una di super-g (e la Figini quattro in discesa).
A quota cinquanta vittorie in Coppa del Mondo in due, veniamo a Mondiali e Olimpiadi. Anche qui le nostre gemelle vanno a braccetto. Alla Gut-Behrami i due titoli di Cortina dell’inverno scorso (gigante e super-g), alla Figini dello di discesa dell’85 a Bormio – il tutto in Italia. Alla prima ben sei altre medaglie “mondiali”, alla seconda altre due.
Se è vero che il coronamento di una carriera sportiva come l’hanno incisa nella neve le due campionesse ticinesi significa conquistare l’oro olimpico, ebbene, il cerchio si chiude. Michela Figini il 16 febbraio 1984 non aveva ancora diciotto anni; Lara Gut-Behrami in questi giorni è vicina… ai 31. Un successo olimpico in entrata di carriera e uno più vicino all’uscita. Ma ci sono spiegazioni. Lara è stata fermata più di una volta da infortuni che addirittura le fecero saltare una stagione intera. Mai paga del successo, si è sempre rialzata, ha rimboccato le maniche e ha ripreso la rincorsa. Forse per cocciutaggine, ma ha sempre creduto di poter un giorno chiudere “quel” cerchio. Operazione riuscita… e attenti, sulle montagne di Pechino c’è ancora una medaglia d’oro che cerca destinataria.
Diverso il discorso per Michi che a 19 anni aveva già il tris in mano: coppa del mondo generale, campionessa mondiale, campionessa olimpica. Non era sazia per nulla poiché dove correva, vinceva. L’ostacolo maggiore della sua carriera doveva trovarselo davanti un lustro dopo, allorché in federazione non piacquero i suoi orientamenti verso una specie di team privato assieme col suo skiman. “Così fan tutte” scrisse Wolfgang Amadeus Mozart nel 1790; duecento anni dopo la Figini non poté, decidendo di abbandonare il circo bianco nel 1990 a soli 24 anni. Non senza qualche screzio sempre a livello di federazione, Lara invece poté istallare la sua squadretta privata in una nuova epoca: coi risultati che conosciamo.
Così lontane eppure così vicine: due signore dello sci con successi pressoché identici in due epoche (e secoli…) differenti e con epiloghi che divergono totalmente da questo “gemellaggio”. Dicevamo del 16 febbraio e del successo di Michi che fu un tantino travagliato. La ticinese si trovava in testa alla gara già il giorno precedente quando la medesima venne interrotta e annullata e rinviata appunto di 24 ore. Ora rimanete sul pezzo, perché a Pechino la discesa si corre martedì prossimo… 15 febbraio.