Calcio
Uno scudetto per tre
Inter, Milan e Napoli stanno dando vita a una lotta che appassiona ma non incanta
Pubblicato il 14.02.2022 10:07
di Angelo Lungo
Il calcio europeo racconta che molti campionati sembrano già decisi. Poche sorprese e molte conferme. In Inghilterra il City ha una marcia impressionante e solo il Liverpool pare opporre resistenza, altrimenti sarà l'ennesima cavalcata entusiasmante degli uomini di Guardiola. In Germania lo strapotere del Bayern certifica una tendenza storica. In Spagna il Real di Ancelotti viaggia verso un titolo che difficilmente gli sfuggirà. Sulla Ligue 1 è superfluo aggiungere ogni tipo di osservazione: il Psg è troppo forte, non incanta, e ha una rosa tale di giocatori che non si può parlare di una reale competizione.
C'è, invece, un campionato che si sta dimostrando equilibrato. L'esito finale non è affatto scontato e, probabilmente, si deciderà sul classico filo di lana. È la Serie A. Lo scudetto se lo giocheranno Inter, Milan e Napoli. Erano anni che il torneo non proponeva un simile scenario. Niente corse solitarie e nessun dominio incontrastato. Le tre contendenti viaggiano sul crinale che le porterà a battagliare senza sosta, ognuna con il carico di speranza e il desiderio di vittoria. Tre squadre incomplete e certezze su chi prevarrà non ce ne sono. Senza l'assillo degli impegni europei il Milan ha un indubitabile vantaggio. Questo è l'aspetto agonistico, il pathos, per i tifosi, di non sapere come andrà a finire. Uno scontro lungo l'asse nord-sud. Fosse un libro sarebbe un giallo interessante e appassionante. E il resto? Lo spettacolo? La cifra tecnica? Latitano. Non ci sono eclatanti novità. Tutto nella norma: prevale la conservazione e l'aspetto tattico. Obiettivo precipuo: il risultato che si intende raggiungere senza soverchie ambizioni estetiche. L'alibi è la mancanza di fuoriclasse, grandi giocatori che sanno esaltare la platea, gli stranieri di livello costano e talenti italiani non se ne vedono in giro.
Postilla: l'uso del Var sta diventando sempre più cervellotico. E gli arbitri si stanno impegnando ad alimentare la confusione, poco importa se per incapacità o volontà di depotenziare lo strumento tecnologico.
(Nella foto l'esultanza di Leao dopo il gol alla Sampdoria)