Calcio o
ciclismo? Eravamo portati a credere che Massimo Cerutti, conosciuto
recentemente di persona all’ Hotel Coronado di Mendrisio, fosse un appassionato
di calcio visto che la sua blasonata ditta con sede a Novazzano sponsorizza la
Prima Lega Promotion. Non solo: è anche uno degli sponsor, partner Premium, del
FC Zurigo. Insomma…
Sorpresa:
Cerutti, in qualità, di municipale ha partecipato al raduno ufficiale del Velo
Club Mendrisio. Solo in funzione di rappresentante della città che noi
preferiamo chiamare, non ce ne vogliano i momò, Magnifico Borgo al passo coi
tempi?
Sbagliamo! Il
titolare della Caffè Massimo Cerutti SA ha la risposta pronta: "Sono appassionato di ciclismo sin da quando
ero piccolino. Il tempo mi ha poi permesso di coltivare questo hobby
partecipando, una decina di anni fa, alla prima “Crociera del ciclismo” che
organizza tuttora la Gazzetta dello Sport. Ho così conosciuto tantissimi
campioni. Nelle prime due edizioni eravamo accompagnati da Davide Cassani, in
seguito da Mario Cipollini, Michele Scarponi… Trascorrevamo una settimana
insieme su una nave dopo una sgambata in sella di una settantina di chilometri.
C’erano Paolo Bettini, Maurizio Fondriest e tante altre persone molto vicine al
ciclismo. E quando arrivavamo nei porti era una grande festa: in Spagna ad
accoglierci c’era Fabrizio Gardelli, in Francia Stephen Roche e via dicendo… un
sacco di ex professionisti, contenti a loro volta di vedere noi dilettanti con
addosso questa intensa passione per il ciclismo: un’esperienza bellissima!".
Dalla bici al pallone, un passaggio
casuale?
"No no, il
pallone è una storia di lunga data… Le nostre origini sono sul Lago Maggiore:
sia papà che mamma sono nati nel Comune (Leggiuno, ndr) che ha dato la luce a
un grande calciatore quale è stato Gigi Riva che è anche nostro lontano parente…
Devo anche dire che il calcio a noi è sempre stato molto vicino, già negli anni
Sessanta mio papà aveva dei solidi legami con il Lausanne-Sport: lavorava alla
grande sulle rive del Lemano, e pure in Ticino con il FC Lugano".
Ora la Massimo Cerutti SA è membro,
se così posso dire, della famiglia FCZ dei coniugi Canepa…
"Esatto, ma oltre
al club della città della Limmat (al Letzigrund Caffè Cerutti partecipa a tutte
le manifestazioni, ndr) da 8 anni e ancora oggigiorno siamo sponsor della Prima
Lega Promotion".
Un legame, il vostro, che ha però messo
radici profonde anche nel nostro cantone:
"Vero, abbiamo
sempre seguito il Lugano da vicino. Mi ricordo ancora bene di avere conosciuto
da giovane l’allora grande presidente Cecchino Malfanti e tanti altri. Oggi in
questa giornata radiosa per lo sport ticinese (venerdì 11 febbraio, ndr) –
penso al grandissimo risultato ottenuto da Lara Gut – auguro ai bianconeri di
arrivare alla disputa della finale di Coppa Svizzera".
Che idea si è fatto della
trasformazione radicale messa in atto dalla società?
"La vedo in
modo fortemente positivo, ho vissuto molto bene l’era di Angelo Renzetti.
Grazie a lui ho potuto seguire la squadra nelle Coppe europee. Il mio pensiero va
anche a Tullio Calloni che purtroppo ci ha lasciati recentemente. Vorrei a
questo punto ricordare ancora Helios Jermini, anche lui una cara persona: l’ho conosciuto
sin dai tempi in cui eravamo a Losanna. A Cornaredo siamo stati per 20 anni, ecco
il motivo per cui abbiamo optato per un cambiamento di rotta. Volevamo ambire a
una piazza importante come Zurigo e il caso vuole che proprio nella città della
Limmat ho conosciuto Martin Blaser, prima ancora che arrivasse a Lugano".
Diciamo che il Lugano è in ottime
mani:
"Sicuramente,
posso assicurare che questo gruppo è conosciuto in tutta la Svizzera: è molto efficace
e rigorosamente organizzato. Credo che darà il suo meglio anche al FCL. Ma non
dobbiamo dimenticare quello che ha dato al club e alla città l’amico Angelo che
ha fatto sognare una piccola squadra portandola a due riprese in Europa!".
Probabilmente non si ricorderà di Edy
Nägeli, mitico presidente del FCZ. Sono trascorsi tanti anni, oggi alla
presidenza c’è Ancillo Canepa (succeduto a Sven Hotz che è stato per un
ventennio alla guida del Club) con cui lei è in stretto contatto: che
presidente è Canepa?
"Ho ovviamente
presente Nägeli solo come personaggio (era il patron della tabaccheria alla
Stauffacher, punto d’incontro fatidico per i giornalisti, dove era solito farsi
vedere anche Walter Bolli, carismatico capo delle Finanze, ndr). Per quanto
riguarda Canepa è anche lui un personaggio incredibile, amato da tutta la
città. Ho avuto la fortuna di incontrarlo fuori dall’ambito sportivo. Era
accompagnato da sua moglie Heliane (insostituibile braccio destro del marito
presidente, ndr). Tra noi è stato subito feeling: mi son detto, questo
matrimonio s’ha da fare! Ancillo e la signora Heliane sono persone che hanno un
grandissimo cuore!"
Massimo
Cerutti spera che lo Zurigo vinca, a 13 anni dall’ultima volta (2009), il campionato.
Lo chiuderà affrontando al Letzigrund il Lucerna dopo essere sceso al
Cornaredo: "Sarebbe qualcosa di
straordinario se la nostra sponsorizzazione culminasse con il titolo: vivremmo insieme
(chiara l’allusione, ndr) un’incontenibile
gioia!".