Calcio
"Sono pentito di tutto"
La lettera alla Federazione del ragazzo protagonista dell'aggressione di Savosa Massagno-Breganzona
Pubblicato il 17.02.2022 11:11
di Red.
Nell'ambito dell'aggressione in occasione di Savosa Massagno-Breganzona, anche il diretto interessato ha scritto alla Federazione, sperando nella clemenza di quest'ultima.
Qui di seguito trovate la lettera integrale di Alessio Pontillo:
Gentili Signori,
sono Alessio Pontillo, il ragazzo del FC Savosa Massagno che lo scorso maggio, durante una partita contro l'AS Breganzona, ha aggredito un avversario ed è stato sanzionato con 5 anni di allontanamento dai campi.
Ci tengo a scrivervi per farvi capire che sono pentito di tutto, in primis perché non mi riconosco nel comportamento che ho dimostrato in campo: ciò che ho fatto è solo comparabile a puro "istinto animale", in poche parole un atto spregevole, di cui mi vergogno molto.
Sono passati diversi mesi, durante i quali ho avuto modo di riflettere sull'accaduto, ma ancora oggi non riesco a perdonarmi per il mio comportamento. Avrei avuto la possibilità di incontrare il ragazzo per scusarmi, ma non mi è stato permesso: la famiglia e la sua società l'hanno ritenuto inopportuno.
Purtroppo non posso tornare indietro, anche se l'avrei tanto voluto, ma, grazie alle persone che mi hanno aiutato e il tempo trascorso a ripensare all'accaduto, ho imparato che la rabbia deve essere gestita, perché ogni azione ha conseguenze che non possono essere cancellate. Sono conscio che il mio comportamente dovesse essere punito, ma la punizione più grande è stata comunque la consapevolezza di aver fatto del male a un ragazzo come me.
I mesi successivi al grave episodio di cui sono strato protagonista sono stati molto duri per me, ho letto e sentito di tutto, parole, messaggi, insulti e minacce. Tutto questo si è aggiunto ai miei sensi di colpa e dopo un primo periodo di grande sconforto ho trasformato la mia angoscia in carica positiva e ho deciso di darmi da fare, aiutando come potevo il Fotball Club alle manifestazioni, con la scuola calcio e ogni volta che si è presentata l'occasione.
Il calcio è la mia grande passione, per questo vorrei dimostrare di essere in grado di comportarmi in modo corretto in campo. Avrei voluto intraprendere un percorso come allenatore o come arbitro, ma purtroopo i 5 anni di squalifica non mi permettono di riscattarmi tramite una formazione di questo tipo.
Scrivo questa lettera con il cuore in mano: desidero fortemente dimostrare che da maggio dello scorso anno sono maturato, che la lontananza dallo sport che amo mi ha fatto comprendere la gravità dell'atto commesso e mi ha insegnato a essere più riflessivo e controllato. Ma tutto questo mi è impossibile lontano dai campi da calcio.
Per questo vi chiedo di rivedere la durata della sanzione: la punizione ha lo scopo di correggere, ma un allontanamento dallo sport così duraturo difficilmente mi consentirà di reintegrarmi e dimostrare quanto io sia cambiato.
Cordialmente
Alessio Pontillo