Calcio
Cosa resta della Champions
Ricominciata la massima rassegna europea, poche sorprese
Pubblicato il 18.02.2022 10:35
di Angelo Lungo
La ripresa della Champions segnala una serie di scomparse.
È scomparsa la regola del gol in trasferta che valeva doppio. Una rivoluzione avvenuta sottotraccia, senza colpo ferire, nessuna presa della Bastiglia o del Palazzo d'Inverno. Secondo l'Uefa, e come non crederle, c'è stato un ampio dibattito sulla questione. Allenatori, giocatori e tifosi, chissà quest'ultimi come sono stati consultati, hanno convenuto che era giunta l'ora di cambiare. Il mantra è: la salvaguardia dello spettacolo. L'obiettivo precipuo: incentivare le squadre ad attaccare e non a speculare. Uno vale uno: basta con il gol che diventa doppio. Non resta che aspettare e verificare gli effetti di tale decisione.
È scomparso Leo Messi. La saudade dei brasiliani è nulla paragonata con la malinconia manifestata dall'argentino. Il fuoriclasse sembra smarrito. Il tocco magico pare svanito. La “pulce” soffre, non riesce a sfoderare i suoi colpi. La sua fantasia non emerge, persa nei meandri del dubbio: quello che all'improvviso attanaglia e blocca l'espressione, in questo caso, del talento immenso. La rassegnazione a un destino: che non è stato scelto ma imposto. Parigi non è Barcellona e, parafrasando il poeta, non toccherà mai più le sue sacre sponde.
È scomparso lo spettacolo. Psg-Real è stata una partita deludente e decadente. Il valore delle due rose è stimato in un miliardo e 600 milioni di euro. Ma le due squadre sono come delle Nazionali, i loro allenatori non incidono e non hanno nessuna ambizione tattica, sono dei selezionatori. I giocatori sono tecnici e sanno dare del tu al pallone, ma una chiara impronta di gioco non c'è e non è neppure ricercata. Ancelotti, addirittura, ha schierato i suoi all'italiana: difesa bassa e ripartenze. Pochettino è un realista, è chiamato a vincere. È consapevole di avere solisti che difficilmente troveranno una parvenza di amalgama.
Scrive Paul Cezanne: “È necessario affrettarsi se si vuole vedere qualcosa, tutto scompare”.