Si sommano a non finire gli aggettivi a favore di Beat Feuz reduce da uno strabiliante fine settimana sulla Streiff di Kitzbühel dove venerdì ha vinto la gara che non ha potuto avere luogo a Wengen mentre domenica si è imposto in quella dell'Hahnenkamm. Doppia discesa dunque a "Kitz" e per di più entrambe sul tracciato originale, ciò che non succede tutti gli anni nella località mondana tirolese.
Due altri elvetici vinsero delle doppie discese a Kitzbühel, Franz Heinzer nel 1992 e Pirmin Zurbriggen nell'85. Quest'ultima rimarrà nei ricordi di molti tifosi rossocrociati per diverso tempo, poiché il vallesano, nella compressione a poche centinaia di metri dall'arrivo, si procurò una specie di blocco del ginocchio che lo costrinse a un intervento chirurgico e uno stop di due settimane. Rientrò alle gare al Mondiale di Bormio... vincendo l'oro in discesa.
Sono state quattordici in tutto (in 55 stagioni),  le doppie discese di Kitzbühel e gli altri atleti a far doppietta furono gli autriaci Karl Schranz, Sepp Walcher (in un'occasione col medesimo tempo del tedesco Sepp Ferstl di cui il figlio a "Kitz" vinse un Super-G nel 2019, quarant'anno dopo il padre) e Peter Wirnsperger, oltre al francese Luc Alphand.
I recordmen di vittorie a Kitzbühel sono lo stesso Schranz, Franz Klammer e il neocastellano Didier Cuche che si sono imposti quattro volte, Cuche in altrettante gare ma una differente dall'altra: dalla partenza originale, da quella bassa, in due prove e una senza il passaggio della Hausbergkante. 

Quattro volte secondo sulla Streiff finora, al di là del doppio successo Feuz ha due altri motivi di soddisfazione: i 133 mila Euro di premi gara dell'organizzatore (oltre ai bonus dei fornitori) e una gondola, col suo nome, della cabinovia che porta gli sciatori sull'Hahnenkamm ("cresta di gallo"), punto di partenza della discesa.
Nella foto dell'autore a Kitzbühel nell'85, il vincitore Zurbriggen lascia il recinto di gara trascinando il ginocchio infortunato. Due settimane dopo vincerà il Mondiale a Bormio.