CALCIO
Il primo momento difficile del Crus
I bianconeri perdono anche contro il San Gallo dopo una partita "bruttina"
Pubblicato il 19.02.2022 20:44
di L.S.
Una brutta partita, una sconfitta giusta e meritata.
Il San Gallo ha vinto senza strafare, senza doversi inventare nulla. Ed è forse questa la cosa più preoccupante.
Il Lugano, subìto il solito gol con la difesa piazzata (quattro bianconeri contro Duah), è apparso letteralmente senza idee. Abulico e nervoso.
Anche forse per colpa di una settimana vissuta in maniera troppo emotiva.
Non si è parlato di calcio: solo di rinnovi. Soprattutto di addii, come quelli di Lavanchy e Custodio.
In un ambiente solitamente ovattato e poco abituato agli scossoni, è stata una notizia difficile da gestire. Il Crus ci ha provato ma non ci è riuscito.
Così come non gli è andata bene sul campo, dove il suo 3-4-2-1, con Lovric vicino a Bottani (dietro a Celar), non ha dato i frutti sperati.
Eppure la buona sorte sembrava aver dato una mano al Lugano: una “follia” di Quintillà aveva lasciato il San Gallo in dieci. C’era più di mezz’ora per trovare il gol. E invece nulla.
A parte un tiro di Bottani ben parato coi piedi da Zigi, non c’è stato granché.
Tanta pressione, qualche pallone “sporco” in area di rigore ma con poche idee. E soprattutto con la sensazione che là davanti manchi qualcosa. Una forza propulsiva che il mercato non ha portato. Un’assenza con la quale bisognerà convivere fino a giugno.
In conferenza stampa Mattia Croci-Torti ha lasciato trapelare un po’ di fastidio quando si è parlato di rinnovi. È palese che queste notizie non gli abbiano facilitato il lavoro. Così come il mercato non gli abbia regalato quel peso offensivo che sperava.
Inutile però fasciarsi la testa per le partenze di Custodio, Lavanchy (e Sabbatini?) o disperarsi per il mercato che non ha ancora mantenuto le promesse. Bisognerà fare il fuoco con la legna che si ha.
Al tecnico il compito di superare il primo vero delicato momento della sua esperienza in bianconero.
Deve ricompattare il gruppo, ritrovare una compattezza apparentemente perduta e restare calmo e sereno. Era normale che prima o poi un momento del genere potesse arrivare.
La prossima settimana, con le eco dei rinnovi e delle ultime due sconfitte in campionato, sarà ancora complicata. Sia dal punto di vista calcistico che umano.
Sabato con il Servette capiremo se il Crus sarà riuscito a lavorare sulla testa dei suoi giocatori e a ridare serenità a un ambiente che stasera sembrava eccessivamente elettrico.
Il campo ce lo dirà. Il campo non mente.
(Foto Putzu)