Sci
Provaci ancora Mikaela
Nessuna medaglia per la campionessa Shiffrin, ma il suo stile conferma la sua grandezza
Pubblicato il 20.02.2022 10:52
di Angelo Lungo
Mikaela Shiffrin è una straordinaria campionessa. Può essere considerata tra le più grandi di tutti i tempi. Il suo palmarès, nonostante la sua giovane età, è impressionante. Alle Olimpiadi si è presentata per vincere, questo racconta la sua storia, questo le impone il suo incredibile talento. Gli addetti ai lavori non avevano dubbi: sarebbe stata tra le protagoniste dei giochi. Le sue medaglie non potevano colorarsi che di oro: quello che l'avrebbe consacrata una volta di più. Ma non è stato così. Tante cadute e la sciatrice non ha conseguito vittorie. Ecco la manifestazione dell'umano: quando fallisce. Arrivare pronti a un appuntamento importante richiede forma fisica e stato emotivo ideale. Ma si può anche essere preda di debolezze. Nello sport come nella vita, le categorie assolute non esistono, ci sono sprazzi e momenti. Il fuoriclasse è capace di essere continuo e inanellare successi su successi. Ma è consapevole che ci può essere la sconfitta. All'improvviso ci si può immergere nel vuoto.
La statunitense ha deciso di pubblicare su Twitter un florilegio di nefandezze che le sono state recapitate. La gente, quella indistinta, che si esprime per dileggiare. L'attacco al campione che non ce la fa, per deridere e sbeffeggiare. Forse perché la nostra è anche bionda, bella e affascinante?
La risposta di Mikaela è stata strepitosa: “Ci saranno sempre dei tacchini a mettermi ko, ma se non voglio dargliela per vinta devo rialzarmi. Ancora, ancora, ancora, ancora, ancora e ancora. Devo rialzarmi perché posso. Perché mi piace quello che faccio. Non è facile, ma fallire non è la fine del mondo. Tornerò. Sarà più bello tornare a vincere dopo questa sconfitta”. Parole che hanno contenuto. E, finalmente, un atleta che è in grado di esprimere un pensiero, impregnato di civiltà e garbo. E medaglia d'oro dell'intelligenza vinta. Solo chi cade può risorgere recitava il titolo di un film con Humphrey Bogart.
Sono tempi in cui i social sono usati come armi di offesa di massa. Tutti contro tutti. Avanti così.