CALCIO
Un momento difficile tra mercato, rinnovi e... risultati
Analisi della sconfitta col San Gallo e di un momento difficile per il Lugano del Crus
Pubblicato il 20.02.2022 10:53
di Silvano Pulga
Intendiamoci: la buona prestazione di ieri del San Gallo a Cornaredo non è stata una sorpresa. La squadra si è rinforzata nel mercato invernale e, come dimostrato dai risultati di questo girone di ritorno e dalla qualificazione alla semifinale di Coppa, è in ottimo momento di salute. A mancare è stato invece il Lugano, apparso in evidente calo dopo la prestazione di Zurigo, dove era uscito sconfitto, ma con un punteggio troppo severo. Il Crus ha detto, in sala stampa, di aver preparato la partita: infatti ha disposto i suoi con un inedito 3-4-1-2, per creare densità a centrocampo, tenuto presente che i sangallesi pressano alti, e con Lovrić a impostare le ripartenze in campo aperto di Bottani e Celar. Il gioco è riuscito una volta sola nei primi 45' (traversa dello sloveno, che era però in fuorigioco), perché gli avversari hanno pressato e raddoppiato costantemente sui portatori di palla bianconeri, soffocando ogni tentativo di contropiede. Certo, il gol a freddo ha influito (e anche qua, come già a Zurigo in occasione del secondo e del terzo gol, la lettura della situazione da parte della retroguardia è stata sbagliata), ma più sulla testa dei ticinesi che sull'inerzia tattica dell'incontro, rimasta la medesima, almeno sino all'espulsione di Quintillà. 
Il Crus, che ieri sera, a fine partita, si è assunto tutte le responsabilità di come sono andate le cose, probabilmente, oggi si dovrà interrogare sulle capacità dei suoi di interpretare spartiti differenti. Il tecnico, a fine partita, ha ammesso che a suoi sono mancate qualità e precisione, che sono qualità indispensabili per fare risultato. Tanti i passaggi sbagliati, tanti i duelli individuali persi o neppure tentati, passando il pallone all'indietro. Il San Gallo è una squadra che sa mettere la gara sui binari della tensione: tuttavia, a parte il rosso a Quintillà (brutto il fallo su Bottani), hanno avuto un solo cartellino giallo a carico. Sono stati più i bianconeri a mostrare un certo nervosismo, che ha influito sulla prestazione. In superiorità numerica, i padroni di casa sono riusciti a far avanzare il proprio baricentro di una ventina di metri, e hanno così creato qualche situazione interessante (bella parata di Zigi su Bottani). Tuttavia, nonostante la trazione anteriore degli ultimi 20', è mancato il guizzo risolutore. Inevitabile è stato pensare al rinforzo in attacco che non è arrivato: Aliseda ha i numeri, ma non è ancora pronto. Muci è una promessa, ma forse non è ancora pronto per questi palcoscenici. Celar, da solo, non riesce a reggere il peso del reparto. 
E ora? In molti hanno visto, in quanto accaduto ieri sera, gli effetti di una settimana complicata rispetto alla vicenda dei rinnovi contrattuali. Pur senza cercare alibi, il Crus ne ha parlato a fine partita, definendola una situazione nuova, con la quale fare i conti. Situazione con la quale, bene o male, si dovrà confrontare, da oggi in poi.
Questo Lugano ha sempre fatto del gruppo la propria forza. Ora, a cadere sono state proprio alcune certezze all'interno dello spogliatoio: perché quando sai che alcuni dei senatori se ne andranno, diventa difficile, per gli altri, fare affidamento su di loro. Aggiungiamoci l'incertezza sul futuro (è un intero reparto a smobilitare, oltre al fatto che anche la retroguardia ha dimostrato, in queste ultime partite, di essere perlomeno in difficoltà) ed ecco che ci si rende conto di quale tipo di lavoro avrà davanti a sé il tecnico di Vacallo, da qua a fine stagione.
Stagione che, in ogni caso, ha in programma ancora 14 partite di campionato e, soprattutto, una semifinale di coppa svizzera, da giocare in casa. Le prospettive sono, quindi, le stesse di 8 giorni fa, quando la squadra stava viaggiando per raggiungere il Letzigrund, a sfidare la capolista Zurigo, con tutt'altro spirito. Non sarà facile ricompattare lo spogliatoio: capitan Sabbatini, ieri presente in sala stampa, anch'egli con il contratto in bilico, è apparso fiducioso sul proprio futuro. Ed è un tassello importante. E il Crus è, probabilmente, l'unico che abbia il carattere e le capacità per poter adempiere a questo compito. I tifosi, ovviamente, se lo augurano. E sperano di vedere un Lugano diverso, già a partire dal prossimo impegno in casa col Servette, altro cliente difficile. $
(Foto Putzu)