Calcio
"Siamo convinti della bontà del nostro mercato"
Il responsabile dell'area tecnica Carlos Da Silva parla a 360° del Lugano
Pubblicato il 21.02.2022 14:20
di L.S.
È un momento delicato per il Lugano. I risultati di questo 2022 non sono in linea con quelli dello scorso anno e la pianificazione del futuro, tra mercato e rinnovi, non è tra le più facili.
La società cosa ne pensa? Come si sta muovendo?
Lo abbiamo chiesto a Carlos Da Silva, responsabile dell’area tecnica.
Carlos, che bilancio possiamo finora del campionato del Lugano?
“Abbiamo avuto un girone di andata molto buono, date le circostanze. Non bisogna dimenticare che la squadra aveva una rosa piuttosto ristretta a metà agosto e il fatto che le cose adesso stiano andando un po' meno bene non è una sorpresa, dato che abbiamo dovuto affrontare una serie di infortuni durante la preparazione e diversi giocatori erano assenti a causa del Covid. L’obiettivo comunque è quello di migliorarci ancora”.
Con Croci-Torti come va? Di cosa parlate?
“Ho uno scambio quotidiano con lui. Si parla di singoli giocatori, di tattica, di questioni organizzative, di personale, insomma: di tutti gli argomenti che riguardano una squadra. Il contenuto esatto dei nostri discorsi non è però destinato al pubblico e deve restare privato”.
I risultati di questo 2022 parlano di tre sconfitte in quattro partite di campionato.
“Sì, è vero, ma nel calcio può succedere. Nel girone di andata ci sono stati degli episodi che erano a nostro favore che invece adesso sono girati dalla parte degli avversari. Sono momenti così. Non dobbiamo però dimenticare che nelle ultime quattro sconfitte abbiamo affrontato due volte l’YB campione svizzero e lo Zurigo, leader del campionato. È comunque vero che in questo momento siamo un po’ meno efficaci rispetto alla prima parte della stagione”.
Il terzo posto si allontana.
“Il terzo posto non è mai stato il nostro obiettivo, abbiamo sempre detto che vogliamo salvarci il prima possibile e andare il più lontano possibile in Coppa. Abbiamo l'ambizione di fare il meglio possibile, ma bisogna anche essere un po' realisti e vedere da dove veniamo e la situazione in cui si trovava questo club qualche mese fa”.
Si parla tanto di mercato: forse ci si poteva aspettare di più?
”Noi siamo soddisfatti di ciò che abbiamo fatto. Il nostro obiettivo era di ringiovanire la squadra, visto che era di gran lunga la più vecchia del campionato. Abbiamo dovuto investire molto denaro - rispetto ad altri club svizzeri - perché non abbiamo avuto il tempo di cambiare la squadra in agosto”.
Soprattutto in attacco ci si aspettava l’ultimo colpo che invece non è arrivato. Manca qualcosa là davanti?
“Manca Amoura, attualmente infortunato. Un giocatore che per noi è importante, come aveva dimostrato nella prima parte di stagione”.
Hanno fatto tanto discutere in questi giorni i mancati rinnovi di Lavanchy e Custodio. Queste situazioni potrebbero aver creato un po’ di scompiglio all’interno dello spogliatoio e nell’ambiente?
“Abbiamo voluto informare in modo onesto e trasparente, lo abbiamo anche detto ai due giocatori in anticipo, così non sono stati sorpresi. Altrimenti, avremmo dovuto rispondere a domande sui negoziati dopo ogni partita. Abbiamo fatto offerte a entrambi i giocatori che erano più alte di quelle che avevano avuto in passato. È diritto di questi giocatori rifiutarle, ma è anche diritto dell'FC Lugano di riorientarsi se non si trovano soluzioni. Queste cose non devono diventare adesso una scusa. Dobbiamo tornare a concentrarci sul calcio giocato”.
Aliseda, Amoura, Ruegg, Valenzuela: tutti giocatori di talento che tra inattività e poca conoscenza del campionato avranno però bisogno di tempo per integrarsi. È così?
“Ruegg ha giocato 88 volte in Super League finora, ha esperienza da vendere, Amoura ha giocato un girone di andata fantastico, diventando un giocatore della nazionale algerina e prendendo parte alla Coppa d'Africa. Aliseda ha ancora bisogno di un po' di tempo, ma ha già messo in mostra alcune sue straordinarie capacità. È giovane e molto talentuoso ed era il giocatore preferito del mister. Con Valenzuela, forse dovremmo aspettare che giochi prima di giudicarlo. Ogni trasferimento è stato concordato con Mattia, lui ha il diritto di veto; se non vuole un giocatore, non lo prendiamo”.
Ci sono da prevedere altri numerosi cambiamenti in estate?
“L’idea è quella di portare adesso un po’ di calma nella pianificazione della squadra, abbiamo già avuto molti cambiamenti negli ultimi mesi. Ma una cosa è chiara: dovremo sostituire i giocatori che ci lasciano”.