CALCIO
La creatura del dottor Geiger
Il Servette, che sabato sarà a Cornaredo, è brutto quasi come il mostro di Plainpalais
Pubblicato il 22.02.2022 05:53
di Giorgio Genetelli
Geiger l’ha pensata di sicuro, altrimenti non si spiegherebbe quel Servette del primo tempo che pareva un reduce di guerra mutilato. Cos’ha pensato, dunque, l’allenatore Geiger in versione contatore? “Tanto se va male posso sempre cambiarne cinque”. Ecco. E allora avanti con le sperimentazioni garibaldine, che tanto il campionato ginevrino è finito, gli obiettivi sono svaniti, niente piazzamento nei primi tre che vale l’Europa, niente relegazione, niente Coppa Svizzera. Per questi motivi, il dottor Geiger ha messo in campo una specie di forcone a quattro punte (tipo quelli che si usano per il letame, per rendere l’idea), ma senza il manico e con l’alieno Rodelin, per dirne uno, a villeggiare sulla trequarti. Se il Lucerna fosse stato un po’ più preciso gliene avrebbe rifilati tre o quattro e poi altro che spalare.
Però, un po’ come una creatura da laboratorio, il Servette si è destato nel secondo tempo con gli innesti galvanici del suo dottore, che tanto ormai una presenza non la si nega più a nessuno, o prima o dopo, con tutta quella processione di pedine che la scacchiera dovrebbe essere grande come, che so, il Gobi.
(Inciso: ne abbiamo già parlato della regola contronatura delle cinque sostituzioni e non ci ritorniamo).
E a momenti vince pure senza nemmeno accorgersene, il Servette in versione mostrificata. Il povero Lucerna, che aveva srotolato una fatica proletaria per dar da mangiare alla sua macilenta classifica, è almeno riuscito a non farsi beffare del tutto, conquistando il pari nel finale quando in campo c’era ormai la consueta terza squadra di giocatori che prima della pausa erano in panca.
Il tutto per dire che ormai gli allenatori si sono lasciati andare e, appena al sicuro, addio pragmatismo. Dopo anni di studi, danno fuori di matto e nel loro laboratorio diventano dottori e strane creature prendono vita.
A questo punto, può essere che per la prossima a Cornaredo il dottor Geiger voglia mandare in campo anche la statua del Mostro di Frankenstein che campeggia a Plainpalais, tanto per vedere l’effetto che fa e se magari gioca un po’ meglio di Rodelin.