CALCIO
"A Bellinzona per riportare il club dove merita"
Parla Gabriele Gilardi, amministratore unico dei granata e uomo scelto da Bentancur
Pubblicato il 23.02.2022 10:28
di L.S.
Poche righe per comunicare l’inizio di una nuova éra.
Per carità, nulla di eclatante, anche perché Gabriele Gilardi, da ieri amministratore unico dell’AC Bellinzona, da ormai un paio di anni fa parte della grande famiglia granata.
Prima collaborando con la "vecchia" gestione, poi con Pablo Bentancur, conosciuto nel lontano 2009 quando il famoso agente portò a Locarno (dove Gilardi era amministratore delegato) Pablo Caballero.
L’ufficializzazione di Gilardi a Bellinzona marca però un tassello importante nella nuova strategia granata. Se Pablo Bentancur non ha certo bisogno di consigli per come muoversi sul mercato, ecco che invece la struttura dell’AC Bellinzona ha assoluta necessità di svilupparsi e crescere, anche in prospettiva di una promozione che si spera di poter già ottenere quest’anno.
Gabriele Gilardi non parla dal lontano 2014, quando lasciò il Locarno nelle mani di Nicora.
Otto anni di silenzio assoluto, continuando però a tessere rapporti e tenere relazioni con quel mondo del calcio che l’avvocato 42.enne ha sempre amato.
Torna a farlo oggi, nelle veste di uomo forte del Bellinzona. Una società gloriosa che ha tanta voglia di tornare in alto.
Avvocato Gilardi, perché Bellinzona? Perché questo ritorno al calcio?
“Il calcio è sempre stato un pezzo della mia vita ed è una materia che conosco. Ho sentito la fiducia delle persone che mi circondano e oltretutto amministrare società fa parte del mio lavoro. Ecco che sommando tutte queste cose ho pensato che tornare in questo ambiente fosse una buona idea. A Bellinzona poi intravedo un grande potenziale per fare calcio a un certo livello. È davvero una sfida stimolante”.
Sarà amministratore unico e non presidente.
“È così. Il presidente di una eventuale promozione, o lo dico facendo gli scongiuri, sarebbe Paolo Righetti. È lui il presidente dell’AC Bellinzona, ossia dell’Associazione. Noi invece stiamo preparando la Società Anonima, necessaria nel caso di una promozione in Challenge League. Insomma, stiamo già lavorando per il futuro”.
Immagino che ci sarà tanto lavoro da fare.
“È proprio così. Stiamo cercando di trasformare una società da “amateur” a professionistica. È un passaggio lungo e non sempre facilissimo. Ci vuole molta pazienza e accettare qualche scossa di assestamento. Ma ce la faremo”.
Presto bisognerà richiedere la licenza, cosa che a Bellinzona in questi anni non era mai stata fatta. A che punto siete?
“Effettivamente per questa società è qualcosa di nuovo. Per ottenerla bisogna ottemperare a tre criteri. Ovviamente vincere il campionato, avere uno stadio a norma e conti in ordine. Dal punto di vista delle finanze non ci sono problemi, mentre per quanto riguarda lo stadio la città ci sta dando una bella mano. Siamo contenti della collaborazione che stiamo avendo con loro e sono sicuro che faranno di tutto per agevolarci. Una promozione farebbe bene a tutta la città”.
A livello di mercato avete fatto tantissimo: Bentancur sembra lanciatissimo.
“Pablo ha grande entusiasmo ed enorme esperienza. Pensiamo soltanto all’arrivo del bomber Samba, portato via al Basilea. Un vero colpo da maestro. Aspettiamo di avere la squadra al completo poi credo che saremo molto competitivi”.
La piazza granata ha voglia di grande calcio: lo sente anche Lei?
“Assolutamente sì. Domenica contro il Basilea c’erano più di mille persone e in città si respira grande entusiasmo. Ieri ho ricevuto tanti messaggi di benvenuto e di incoraggiamento dai tifosi del Bellinzona. Siamo tutti molti stimolati per cercare di riportare in alto questo club”.
(Foto archivio Cdt)