Calcio
La rimonta della Juve
Il trio di testa non corre e i bianconeri avanzano
Pubblicato il 27.02.2022 10:48
di Angelo Lungo
Le coppe europee hanno confermato le difficoltà del calcio italiano. La differenza di ritmo e velocità è evidente. Scarseggiano anche le idee da parte degli allenatori, nessuna novità tattica: tutto nella norma. Tecnici che che puntano sulla conservazione a discapito dell'innovazione. Arrivano stranieri di seconda fascia: necessità dettata dalle difficoltà economiche dei club. Talenti italiani in giro non ce ne sono e se ce ne fossero non sarebbero schierati. Eppure il campionato è apertissimo e incerto come non mai. Il livellamento è verso il basso, ma il finale si preannuncia appassionante. Le tre di testa hanno palesato incertezze e debolezze.
Fa scalpore la crisi dell'Inter. Dopo il girone d'andata la marcia dei milanesi sembrava inarrestabile. Gli addetti ai lavori non avevano dubbi: i nerazzurri non avrebbero avuto nessun problema a bissare la vittoria. I milanesi parevano convincere anche sotto il piano del gioco. Il campionato non sarà spettacolare, ma è agonisticamente impegnativo. Le cosiddette piccole sanno resistere. L'interismo si aspetta che Inzaghi riesca a trovare le giuste soluzioni. Ma la scorsa stagione, nelle difficoltà, a decidere le partite era Lukaku, il belga faceva la differenza e rompeva gli equilibri.
Sul terzetto di testa sta piombando la Juve. I bianconeri non incantano. Allegri non ha nessuna ambizione estetica, insegue tenacemente solo il risultato. Dalle parti di Torino sono realisti: hanno capito che il problema era il gol e non hanno lesinato a spendere. Le possibilità economiche ci sono. Ecco il centravanti: strapagato, ma forte e decisivo. Gli schemi tattici sono stati semplificati: basta dargli il pallone.
Se si vuole la novità, bisogna guardare in Emilia-Romagna. Il Sassuolo sciorina calcio, senza timori e con coraggio. Non c'è solo divertimento, ora arrivano anche i risultati. E un piazzamento europeo non è utopia. Alessio Dionisi ha 41 anni, schiera una squadra con due mediani e quattro giocatori d'attacco: Scamacca, Raspadori, Berardi e Traorè. I progetti si possono impostare: quando si hanno competenza, professionalità e coraggio.