Calcio
"La partita con l'Aarau non è decisiva"
Il Mister del Vaduz Alessandro Mangiarratti è pronto per il big match di stasera
Pubblicato il 28.02.2022 13:05
di Carlo Scolozzi
La classifica non mente e spesso è impietosa. In questo momento l'ex capolista Vaduz ha dovuto cedere il passo all'Aarau ed è stata addirittura superata anche dal Winterthur. Per il suo giovane allenatore, al debutto in Challenge League, è già un momento delicato, ma con la consueta calma Alessandro Mangiarratti fa capire che non è uno sprovveduto.
Mister, stasera alle 20.15 al Rheinpark c'è il big match con l'Aarau...
"Big match? In questo momento, in Challenge League, ogni partita lo è".
Avete potuto preparare bene la gara con gli argoviesi?
"No, nel senso che non abbiamo potuto svolgere un lavoro standard, come facciamo di solito, perché venerdì siamo tornati alle 2 di notte da Losanna".
Dopo la sconfitta con lo Stade...
"Fino alla mezz'ora circa, ossia fino al gol incassato, siamo stati padroni del campo, ma in questo torneo un episodio gira le partite. A questi livelli funziona così, mi riferisco anche alla Super League".
Il vostro ruolino parla di 2 sconfitte, 2 pareggi e 1 successo.
"Sappiamo di giocare in un campionato difficile. Col Wil vincevamo 3-1 e dovevamo portarla a casa, perdere a Sciaffusa ci sta, quello col Winterthur è un buon pareggio, come buono è stato il successo sull'Yverdon".
È la sconfitta di Losanna che fa rumore, insomma.
"Ripeto, fino al gol subìto funzionava tutto bene, poi abbiamo perso la calma e cercato di giocare troppo individualmente per pareggiarla subito. Ci siamo disuniti e siamo stati arruffoni".
Questa sera è una gara da dentro o fuori?
"Beh, l'Aarau è la squadra più in forma, è  a+5 sul Winterthur e a +6 su di noi. Si tratta di una partita importante, ma non ancora decisiva".
Qual è la forza degli argoviesi?
"In questo momento è la stabilità. Questo gruppo, infatti, gioca insieme da due anni. Inoltre ci sono da considerare l'ampiezza dell'organico e i giocatori di qualità".
Personalmente come considera la categoria?
"Uno o due step sopra la Promotion League, da cui provengo. Ci sono tanti giocatori d'esperienza e le gare sono molto intense. Ma in Challenge la qualità è superiore a tutti i livelli, se la paragono alla categoria in cui allenavo in precedenza. Si assomigliano nell'equilibrio: in entrambi i tornei le partite sono infatti tirate e tutti possono davvero perdere con tutti".
Si aspettava di raccogliere di più?
"Si spera di vincere tutte le partite, ma sapevo che sarebbe stato difficile. Il mercato ci ha portato via qualche giocatore, così come gli infortuni. Ma non cerchiamo scuse e non perdiamo tempo a lamentarci".
Cosa chiede questa sera ai suoi ragazzi?
"Di essere aggressivi, compatti e allo stesso tempo coraggiosi. Voglio che giochino con cuore e intelligenza".
Uno sguardo alla sua ex squadra.
"Lo Young Boys II ha ricominciato con quattro punti in due partite in Prima Promotion, un buon ruolino. Bravi loro, sono addirittura in zona playoff".
Uno sguardo anche al Bellinzona.
"Fa quello che deve, ossia cerca di vincerle tutte e poi vede cosa fa il Breitenrain".