Calcio
San Gallo e Lugano agli antipodi
Il confronto tra le partite delle due squadre è stato illuminante e al contempo quasi improponibile
Pubblicato il 28.02.2022 10:28
di Giorgio Genetelli
La due giorni Cornaredo – Kybunpark mi ha svelato cose impietose. A parte che il mondo ribaltato ha portato un freddo glaciale a Lugano e un tepore magrebino a San Gallo, ma sono anche i 2098 contro i 18mila, ma sono anche i centrocampisti, gli attaccanti e qualche difensore a sancire la frattura. Forse anche il modo di vedere le cose del calcio.
Partiamo dal gioco, che non è mai una cosa campata per aria, ma è data da chi sta in campo e da chi ve li mette. Contro il GC, la mediana di Zeidler che poteva sembrare un rimedio alle assenze di Quintilla e Görtler ha dispensato giocate e geometrie, dentro una facilità di corse e collegamenti. Tre centrocampisti: Fazliji al centro, Ruiz e Toma mezze ali. Hanno dato impulsi a tutta la manovra, esaltato i compagni, appassionato il pubblico. Dal primo all’ultimo minuto. San Gallo che nel 2022 ha conquistato 13 punti in cinque partite segnando 17 reti e balzando dall’ottavo al quinto posto. Al Kybunpark i 18mila erano tutti in piedi a cantare e applaudire.
A Lugano, ahia. Forse è giusto che il centrocampo venga smantellato. I generosi Sabbatini Custodio Lovric non hanno (più) la forza geometrica del gioco di prima intenzione, e nemmeno la corsa negli spazi. La squadra si spacca in due tronconi proprio perché il legaccio del centrocampo è tagliato, finendo per schiacciare la difesa in basso e lasciare il martire Bottani a tenere su palloni portati avanti da lui stesso in corse e dribbling sfiancanti. Eppure, il Lugano ha ben sette punti in più del San Gallo, dovrebbe essere ammirata questa cosa. E invece cosa succede? Il pubblico mugugna e protesta, 2098 critici (sottratti gli ultras gemellati con i correligionari del Servette che hanno acceso e esploso come se la partita non esistesse).
Insomma, si fa un gran parlare di progetto, inglobando proprietà, nuovo stadio e acquisti. Ma servono anche idee chiare e prospetti tecnici, non solo per le murature future, ma soprattutto per una svolta nel gioco e nella partecipazione popolare. Altrimenti saranno mugugni, assenze e vuoti.
Sì, il confronto tra le due partite è stato illuminante e al contempo quasi improponibile.