IL LUGANOLOGO
Deludente nono posto, speriamo nel "miracolo" finale
I bianconeri sono sotto ogni aspettativa: ora serve cambiare marcia per salvare la stagione
Pubblicato il 28.02.2022 12:44
di Doriano Baserga
Stavolta è davvero finita. Meglio riporre le speranze nel cassetto. I playoff diretti sono ormai un miraggio. Per arrivarci bisognerà passare attraverso gli insidiosi preplayoff, che se da una parte sarebbe stato doveroso evitare, dall’altra potrebbero servire per preparare al meglio la fase finale della stagione.
Detto, questo, è legittimo esprimere delusione per il mancato traguardo. Con il mercato estivo e soprattutto l’arrivo di McSorley, si pensava a un risultato decisamente migliore. Invece, dopo tutti questi mesi, il Lugano è soltanto al nono posto. Sotto ogni aspettativa.
Impietoso il confronto con il secondo posto ottenuto la scorsa stagione da Pelletier, incredibilmente criticato e poi lasciato a casa.
Soprattutto dopo questa pausa per le Olimpiadi, si pensava di poter cambiare marcia e invece i risultati, per differenti motivi, non sono arrivati.
La sfida con il Davos ha ribadito che i grigionesi, almeno per il momento, hanno qualcosa in più, e che il sesto posto è giusto che sia di loro proprietà.
Il Lugano dovrà guardarsi in faccia e capire gli errori commessi: non basta aggrapparsi a qualche errore arbitrale per spiegare i problemi di questa squadra.
Anche la scelta di lasciar partite Hudacek non è sembrata molto logica: speriamo che l’arrivo di Abdelkader possa parzialmente riempire questo vuoto. Anche perché ormai la pazienza con Boedker sembra essersi esaurita: va bene la quantità, va bene mettersi a disposizione per la squadra, ma quando un attaccante non segna da 25 partite, è il segnale che qualcosa non va.
Ha smarrito lo smalto dell’inizio di campionato anche Fazzini, che sballottato qua e là nelle diverse linee, non sembra più godere della fiducia di McSorley. Il giocatore ha perso quella sicurezza che nelle prime partite lo aveva portato a essere il trascinatore dei bianconeri. Per tornare a vincere, ci sarà bisogno anche dei suoi gol.
Eh sì, perché il Lugano segna poco in questo periodo e se aggiungiamo a questo dato che la difesa è la quarta peggiore del campionato (ha subito solo un gol in meno dell’Ambrì), ecco che il quadro è completo.
Un quadro poco incoraggiante, in una stagione per ora fallimentare e che si spera possa trovare un finale diverso.
Altrimenti bisognerà interrogarsi a fondo, sulle cause e sui colpevoli.
Ma c’è ancora tempo. Andiamo avanti con fiducia, finché è possibile.