Hanno vinto e
adesso possono tirare un sospiro di sollievo.
Non succedeva da
un po’ e nonostante le dichiarazioni di facciata, assolutamente comprensibili,
la tensione iniziava a salire.
Ieri hanno vinto
e guarda un po’ la coincidenza, tutti e due per un gol a zero.
Al termine di
partiti difficili e sofferte, in cui le loro squadre hanno tirato fuori il
cuore e la solidità. Caratteristiche che probabilmente hanno assorbito in
questi mesi anche dai loro allenatori. Gente pragmatica, esperta e poco incline
agli svolazzamenti tattici.
Sono arrivati a
Lugano a fine 2019 per riaddrizzare delle situazioni che si erano fatte
difficili e dati alla mano ci sono riusciti.
Jacobacci
addirittura, dopo il successo di ieri a San Gallo, può godersi un secondo posto
forse insperato, ma tutt’altro che sorprendente. Questo Lugano vale e la
società in questi anni di Super League è cresciuta moltissimo.
Pelletier con la risicata
vittoria contro il Rapperswil riprende fiato e può affrontare con maggior
serenità i prossimi impegni. Delicati e ravvicinati, come ormai insegna questo
strano campionato di hockey. Ma i bianconeri dell’hockey, dal punto di vista della
rifondazione tecnica, sembrano un po’ in ritardo rispetto agli amici del
calcio.
Una similitudine
tra i due tecnici è legata senza dubbio al loro contratto: entrambi in
scadenza, entrambi aspettano un segnale dalla società. Che per il momento non
arriva.
Renzetti, spesso
sollecitato sull’argomento, ha detto esplicitamente che se Jacobacci vorrà restare,
dovrà adeguarsi a uno stipendio tutt’altro che faraonico. E anzi, dalle sue
parole sembra di capire che se il tecnico andasse in un’altra squadra a
guadagnare di più, non sarebbe dispiaciuto. Intanto ha buttato lì una data:
quella del 31 marzo. Staremo a vedere.
Sul fronte hockey
Hnat Domenichelli ha chiarito una volta per tutte che di contratti per ora non
se ne parla. Tutto rimandato a fine stagione, anche perché l’impressione è che
la società voglia dare un taglio netto col passato e ripartire da zero. Con alcuni
“vecchi” dell’era Habisreutinger da salutare e nuova linfa da inserire. Per
sorprendere la gente quando potrà tornare in pista. Parole di Hnat. Sarà
interessante vedere se Pelletier farà parte di questa ripartenza.
La vera
differenza in questi mesi è legata al mercato.
A Cornaredo la
squadra è stata rinforzata durante questo mercato e non si vuole lasciare nulla
al caso. Renzetti ha capito che esiste la possibilità di qualificarsi per l’Europa
(che dall’anno prossimo sarà la Conference League, ma tant’è…) e che la squadra
ha i numeri per riuscirci. A Jacobacci il compito, grato, di provarci.
Alla Corner Arena
il messaggio è evidente: il “vero” hockey riparte dalla prossima stagione. Per
quest’anno niente acquisti o investimenti. A differenza di club come Losanna o Zugo
che hanno intrapreso una politica diversa e puntano a vincere subito. Alla
lunga vedremo chi ha avuto ragione. È chiaro che a Pelletier, con queste carte
in mano, non si potrà chiedere la luna.