CALCIO
Prudenti e equilibrati, ma non stupidi
Alla vigilia di Grasshopper-Lugano, Croci-Torti torna a parlare del "suo" calcio e della rosa
Pubblicato il 02.03.2022 13:38
di L.S.
La parola equilibrio emerge dalla conferenza stampa di oggi di Mattia Croci-Torti.
Non è la prima volta, certo, ma questa volta il mister bianconero lo sottolinea con più vigore.
Anche perché negli scorsi giorni era stata un’altra parola a stagliarsi aggressiva nei commenti del post-Servette: spettacolo.
Già, quel maledetto spettacolo che tanti anelano e che vorrebbero vedere a Cornaredo. Unito, ovviamente, ai risultati. Quelli non devono mancare mai.
Coniugare le due cose sarebbe perfetto: giocare bene e vincere. Dare spettacolo e portare a casa i tre punti. Facile dirlo, meno farlo. Non solo per il Lugano.
I bianconeri, almeno per il momento, non fanno innamorare per il loro gioco, piuttosto ermetico e sparagnino. Anche se redditizio, come testimoniano il quarto posto in classifica e la semifinale di Coppa Svizzera.
Se la parola spettacolo apre il ventaglio a mille interpretazioni, il Crus fa subito capire che inerpicarsi per questa strada non porterà a nessun tipo di sbocco. “Gioco con la squadra che ho, rispettando le caratteristiche dei miei giocatori”.
Già, sarebbe imperdonabile facilitare il gioco degli avversari. Siamo bravi a difenderci più bassi e a ripartire? Ecco, noi lo facciamo.
Un ragionamento che non fa una piega e che per ora gli dà ragione.
Esperimenti? Nemmeno per sogno. Ci sono giocatori da integrare e lo si farà con gradualità, senza lanciarsi in improvvide soluzioni tattiche. Sarebbe da stupidi, parole del Crus.
Il mister ha il “suo” calcio in testa, come ogni allenatore. Come ogni essere umano sogna la vita perfetta, senza sbavature. Ma alla fine tutti devono trovare dei compromessi: dentro e fuori del rettangolo verde.
Ecco che allora Maric, simbolo della tenuta e dell’ermeticità difensive, non può e non deve diventare il “colpevole” di un calcio castrato e meno spettacolare. È una risorsa e come tale dev’essere trattata. La si utilizza per ciò che sa dare e il bilancio, tra pro e contro, è assolutamente a favore dei primi.
In estate, una volta archiviato questa stagione, allora si potrà forse voltare pagina, guardare avanti, a un calcio diverso.
Con interpreti differenti e un mercato che magari darà al tecnico gli strumenti per essere più vicino al suo modo di interpretare il calcio.
Ma senza stravolgere tutto, ricordandosi che lasciare d’abrupto la vecchia strada per quella nuova può essere pericoloso.
Crus è giovane e forse ancora inesperto. Ma non stupido.