Calcio
Il Chelsea diventerà svizzero?
Il club è in vendita, Abramovic lascia dopo 19 anni
Pubblicato il 03.03.2022 10:59
di Angelo Lungo
Il calcio quando recita ha davanti a sé una platea mondiale. La sua popolarità non conosce confini. È una formidabile arma di attrazione di massa. Lo si può definire come un “soft power”. Possedere un club blasonato consente di poter stringere legami influenti nell'universo commerciale e politico. Permette di veicolare un'immagine in grado di persuadere e convincere. Il seguito fedele di tifosi e appassionati è un patrimonio inestimabile, merita una messe di investimenti: che ritornano sotto forma di consenso.
Uno dei primi a intuire questa dinamica fu Roman Abramovic. Comprò nel 2003, in tempi non sospetti, il Chelsea per una cifra che si aggirava sui 130 milioni di euro. Un club che arrancava e che viveva con ambizioni al ribasso. Fu una corrispondenza di amorosi sensi ideale e travolgente. Entrambi si sono usati, adoperati e consumati. Il russo aveva bisogno di legittimarsi e mostrarsi. Obiettivo raggiunto: grazie a una parabola vincente. Trofei conquistati a iosa: a un prezzo modico. Sembra che sul mercato, nel corso di 19 anni, siano stati spesi 2 miliardi e 320 milioni di euro. Nei confronti della società il proprietario vanta un credito di quasi 2 miliardi di sterline: soldi usciti direttamente dalle sue disponibilità patrimoniali private.
Ma nella vita e anche nel calcio tutto scorre e cambia. Le vicende internazionali hanno preso il sopravvento e Abramovic ha deciso di vendere il club.
Tra i possibili pretendenti ci sarebbe il miliardario svizzero Hansjörg Wyss, che avrebbe ricevuto un'offerta di acquisto. La sua fortuna l'ha costruita nell'ambito medico, dopo aver venduto la sua azienda si è dedicato alla filantropia e ha preso a interessarsi di questioni ambientali.
In un'intervista rilasciata al “Blick” spiega: “Abramovic attualmente chiede troppo. Il Chelsea gli deve 2 miliardi di sterline”.
E continua affermando: “Posso ben immaginare di entrare nel Chelsea con dei partner. Ma prima devo esaminare le condizioni generali. Se compro, lo farò con un consorzio composto da sei o sette investitori”.
Postilla: il Chelsea è sul mercato per una cifra che sfonda i 3 miliardi di sterline. Questo è lo spirito del tempo.