Hockey
"E stato solo un incidente di percorso"
L'ex capitano del Lugano Marzio Agustoni rilegge la sconfitta di Losanna e non solo
Pubblicato il 04.03.2022 17:07
di Carlo Scolozzi
Hockey, sull'Eco dello Sport, vuol dire anche e soprattutto Marzio Agustoni, ex capitano del Lugano. Non potevamo non sentirlo, quindi, dopo la disfatta di ieri sera alla Vaudoise Arena, culminata nell'8-4 col quale il Losanna ha travolto i bianconeri.
Che legnata, Marzio.
"Si vedeva fin dall'inizio che i vodesi avevano una marcia in più. Come ho subito notato che il portierino (Fatton) non era in grande forma e secondo me se n'è accorta anche la difesa, che non si è sentita sicura".
Sembra che manchi un però alla sua risposta precedente.
"Però il Lugano è rimasto in partita fino al 4-2, rete che andava annullata o per liberazione vietata o per fuorigioco. Non ci sarebbero stati la coach challenge (chiamata del video) e, in seguito al mancato annullamento del gol, quei due minuti di penalità che sono costati il quinto gol. Quello sì ha chiuso la partita".
Lei non ingigantisce insomma la sconfitta di ieri.
"No, assolutamente, la reputo un incidente di percorso, nulla di più. Può capitare dopo alcune belle partite come quelle con Rapperswil, Zugo e Davos".
Le ultime due non hanno però portato punti.
"Perché il Lugano ha peccato in superiorità numerica, incassando nell'arco delle due gare tre gol con l'uomo in più sul ghiaccio. Se accade questo significa che qualcuno ha sbagliato il posizionamento".
A questo punto i playoff sono andati.
"I miracoli a volte accadono, ma mi sembra molto più concreta la qualificazione ai preplayoff. Il Lugano pensi adesso a prepararli bene e a chiudere almeno 7. o 8. per avere la prima e la terza gara in casa. Magari ancora contro il Losanna, ma se sarà così non bisogna temerlo. Ripeto che quello di ieri sera è stato un episodio".
McSorley l'ha delusa?
"No, per niente. Il fatto è che la maggior parte di questi giocatori era abituata a un sistema di gioco differente, tutto qui. Ho fiducia nelle capacità del nostro coach".
Chi l'ha delusa invece è Boedker.
"Lo ammetto: mi aspettavo che uscisse fuori e invece non è stato così. Il ragazzo svolge una grosse mole di lavoro sul ghiaccio e ho letto che è un uomo spogliatoio, ma da uno straniero ci si aspettano i gol. Peccato, perché nella Danimarca, alle Olimpiadi, ha giocato bene".
Secondo lei, inoltre, qualcuno deve ricaricare le pile.
"Beh, ho visto in effetti Josephs un po' stanco. Penso che il coach lo lascerà un po' a riposo e punterà su Prince".
Chiusura con una domanda personale: dopo Corti vedremo un altro ex capitano come lei nella Hall of Fame?
"Ah, sarebbe un grande piacere, una gioia immensa, vediamo... Comunque sono felice per Silvano. Quando l'hanno chiamato per comunicarglielo pensava fosse uno scherzo".