Calcio
Il parametro zero ti rende ricco
Procuratori e calciatori non firmano rinnovi, vanno alla ricerca di ingaggi migliori e li trovano
Pubblicato il 05.03.2022 14:32
di Angelo Lungo
Le vie del mercato sono infinite e costose. I protagonisti assoluti sono diventati i procuratori. Sono loro che decidono e manovrano i trasferimenti dei calciatori. L'ultima trovata è il “parametro zero”, ossia fare arrivare alla scadenza del contratto il loro assistito. E lucrare sulla futura destinazione. Sfruttano la spietata concorrenza tra i club: che diventano vittime e carnefici. Un tempo a parametro zero giungeva un giocatore in età avanzata e che non rientrava più nei piani tecnici di una società. Ma all'improvviso tutto è cambiato.
Risultato: dal primo gennaio sono liberi di firmare con chi vogliono: Kylian MbappéPaul PogbaOusmane Dembélé. Tre storie emblematiche del calcio moderno e dei suoi paradossi.
Kylian Mbappè è un fuoriclasse. Il Psg lo acquistò dal Monaco per una cifra che superava i 180 milioni di euro. E percepisce uno stipendio di circa 22 milioni di euro. Sembra che il Real gli abbia offerto un compenso annuale di 50 milioni. I parigini, se l'attaccante parte, non incasseranno un euro. E hanno rilanciato: lauto bonus alla firma di un nuovo accordo e 52 milioni di salario.
È attanagliato da dubbi amletici.
Paul Pogba è uno dei migliori centrocampisti al mondo. Cresciuto nel settore giovanile dei Red Devils, passò clamorosamente alla Juve nel 2012 a parametro zero. Il Manchester lo riacquistò per la modica cifra di 105 milioni di euro. Raiola, il suo agente, come commissione incassò 27 milioni di euro. Guadagna 15 milioni di euro l'anno.
Aspetta proposte.
Ousmane Dembélé è considerato un talento inespresso. Il Barcellona lo strappò al Borussia Dortmund per 140 milioni di euro. Percepisce 10 milioni di euro l'anno. In Spagna non sembra felice. Le sue potenzialità non sono esplose. Vuole migliorarsi.
Questa è la nuova tendenza: i contratti non valgono. Il club che perde a zero un giocatore vede sfumare un investimento milionario, quello nuovo deve pagare profumatamente il calciatore e il suo rappresentante.