IL LUGANOLOGO
Qual è il vero Lugano? Lo scopriremo presto...
Dopo l'entusiasmante vittoria sul Friborgo ci si interroga sulla reale forza dei bianconeri
Pubblicato il 07.03.2022 17:59
di Doriano Baserga
È una vittoria che ci manda in confusione. Certo, ci fa enorme piacere, anche perché iniziavamo seriamente a preoccuparci.
Ma la domanda resta: “Qual è il vero Lugano? Quello ammirato e applaudito contro il Friborgo o quello, decisamente deludente, di Losanna”?
Il futuro, nemmeno troppo lontano, risolverà questo nostro dubbio.
Detto che il Friborgo non aveva in porta Berra (non un’assenza da poco), resta comunque l’immagine di un Lugano spregiudicato, dominante in ogni settore del gioco. Come detto, spiazzante.
Anche perché il nono posto occupato dal Lugano, che è rimasto più o meno in quelle posizioni di classifica durante tutto l’anno, non è figlio del caso o della sfortuna. Sono infatti state giocate ben 48 partite e probabilmente lo stesso McSorley si sta chiedendo quale sia il vero potenziale della sua squadra.
Adesso però il tempo della pazienza si è esaurito: basta esperimenti, basta false speranze. Bisogna cambiare marcia se si vuol dare ancora un senso a questa stagione. Anche la società ha forse capito che questo può essere il momento di svolta della stagione e per la partita di Ginvera la squadra è già partita oggi. Una cosa che si fa nel calcio ma solitamente non nell’hockey, a dimostrazione di quanto sia importante questa partita che potrebbe anche rivelarsi un antipasto dei preplayoff.
Al di là dei nuovi innesti e delle novità tattiche che potrebbero derivarne, ci sembra che il giocatore indispensabile in questa squadra sia soprattutto uno: il portiere Schlegel.
Sì, perché al netto dell’importanza dei tanti elementi in rosa, soltanto lui rappresenta al momento quel perno insostituibile e determinante per le speranze bianconere.
Se Schlegel riuscirà a rientrare in tempo e con una forma accettabile, allora il Lugano potrebbe diventare una squadra estremamente pericolosa. Niente contro il giovane Fatton, ragazzo di enorme talento, ma nei momenti chiave della stagione l’esperienza di Schlegel potrebbe fare la differenza.
Servirà anche un miglioramento delle prestazioni di Alatalo e Müller, che sono pur sempre due nazionali ma che hanno dimostrato le loro qualità soltanto a tratti, mentre Chiesa, che sembra ormai in partenza, continua a dimostrarsi un difensore solido e ben integrato nel gioco di McSorley. Peccato che non venga confermato.
Sarà interessante capire cosa succederà invece nel reparto offensivo, con Boedker che paga la poca efficacia sotto porta e con i due nuovi arrivi Abdelkader e Prince che espressamente voluti da McSorley sono chiamati a fare la differenza. Anche qui bisognerà capire il loro stato di forma.
Chiusura doverosa su Thürkauf, un ragazzo che ha mostrato un miglioramento impressionante e che sembra ancora avere margini di crescita. Il vero esempio di un acquisto azzeccato.
(Il neo-acquisto Justin Abdelkader nella foto Putzu)