Sembrava impossibile e
perciò lo abbiamo fatto: mai come oggi la frase di Filippo Lombardi, quando
parlava della nuova pista, la si può traslare all’impresa sportiva del suo Ambrì.
Sei vittorie, dicasi sei vittorie, consecutive e i leventinesi si sono messi nei preplayoff.
Chi ci credeva alzi la mano? Soltanto un mese fa la parola più gettonata era “vacanza”, seguita ovviamente da “fallimento”.
L’undicesimo posto non poteva essere sufficiente, lo si è detto subito. L’obiettivo erano i preplayoff.
Ecco perché fino a un paio di settimane fa le critiche alla squadra di Cereda erano giustificate.
Non era certo tutta colpa del coach, anzi. Erano stati gli stranieri a fallire: chi come Kozun che ha presto lasciato la Leventina, ma anche Regin, dal quale ci si aspettava qualcosa di più.
E non è un caso che in queste ultime partite gli stranieri dell’Ambrì non ci sono praticamente mai stati nel tabellino dei marcatori. È cresciuto Hietinen, mentre in porta Juvonen è stato letteralmente eccezionale.
Ma sono stati gli svizzeri, a immagine dell’immenso Pestoni, a trascinare la squadra a suon di gol e grandi giocate.
E il Rapperswil, questa sera, con queste premesse, non poteva avere scampo. E così è stato.
Una vittoria netta, davanti a un pubblico caldissimo che aveva gli occhi sulla pista e le orecchie a Berna.
Già, il Berna. Per rendere la serata perfetta, ci voleva la sconfitta del Berna.
Gli orsi dovevano affrontare un Losanna che voleva un posto diretto per i playoff e che non era disposto a regalargli nulla. E così è stato sin dall’inizio: colpi duri e bagarre per una partita che aveva già l’intensità dei playoff.
Ha vinto il Losanna, che manda il Berna in vacanza. Un risultato clamoroso ma non così sorprendente, visto il deludente campionato degli Orsi che adesso dovranno capire cosa sta succedendo loro in queste ultime stagioni.
Il campionato dell’Ambrì continua e adesso tutto può davvero succedere. Senza pressioni e con la striscia di sei successi consecutivi, i leventinesi possono diventare un brutto cliente per tutto. Il Rapperswil della scorsa stagione lo insegna.
La squadra di Cereda affronterà (al meglio delle tre partite, la prima in trasferta) proprio il Losanna, mentre il Lugano, battuto ieri sera a Bienne, se la vedrà (anche lui partendo in trasferta) con il Ginevra.
Si comincia venerdì. Non c’è altro da aggiungere, ma soltanto godersi lo spettacolo che verrà.
Sei vittorie, dicasi sei vittorie, consecutive e i leventinesi si sono messi nei preplayoff.
Chi ci credeva alzi la mano? Soltanto un mese fa la parola più gettonata era “vacanza”, seguita ovviamente da “fallimento”.
L’undicesimo posto non poteva essere sufficiente, lo si è detto subito. L’obiettivo erano i preplayoff.
Ecco perché fino a un paio di settimane fa le critiche alla squadra di Cereda erano giustificate.
Non era certo tutta colpa del coach, anzi. Erano stati gli stranieri a fallire: chi come Kozun che ha presto lasciato la Leventina, ma anche Regin, dal quale ci si aspettava qualcosa di più.
E non è un caso che in queste ultime partite gli stranieri dell’Ambrì non ci sono praticamente mai stati nel tabellino dei marcatori. È cresciuto Hietinen, mentre in porta Juvonen è stato letteralmente eccezionale.
Ma sono stati gli svizzeri, a immagine dell’immenso Pestoni, a trascinare la squadra a suon di gol e grandi giocate.
E il Rapperswil, questa sera, con queste premesse, non poteva avere scampo. E così è stato.
Una vittoria netta, davanti a un pubblico caldissimo che aveva gli occhi sulla pista e le orecchie a Berna.
Già, il Berna. Per rendere la serata perfetta, ci voleva la sconfitta del Berna.
Gli orsi dovevano affrontare un Losanna che voleva un posto diretto per i playoff e che non era disposto a regalargli nulla. E così è stato sin dall’inizio: colpi duri e bagarre per una partita che aveva già l’intensità dei playoff.
Ha vinto il Losanna, che manda il Berna in vacanza. Un risultato clamoroso ma non così sorprendente, visto il deludente campionato degli Orsi che adesso dovranno capire cosa sta succedendo loro in queste ultime stagioni.
Il campionato dell’Ambrì continua e adesso tutto può davvero succedere. Senza pressioni e con la striscia di sei successi consecutivi, i leventinesi possono diventare un brutto cliente per tutto. Il Rapperswil della scorsa stagione lo insegna.
La squadra di Cereda affronterà (al meglio delle tre partite, la prima in trasferta) proprio il Losanna, mentre il Lugano, battuto ieri sera a Bienne, se la vedrà (anche lui partendo in trasferta) con il Ginevra.
Si comincia venerdì. Non c’è altro da aggiungere, ma soltanto godersi lo spettacolo che verrà.