Semplicemente eroici! Difficile trovare altre parole per questo Ambrì.
Una serata come quella di ieri cancella tutto quanto c’è stato prima, quando la stagione sembrava prendere per l’ennesima volta una brutta piega.
È stata una serata perfetta, di quelle che ti regalano sensazioni forti, che ti bruciano addosso e che speri non vadano mai via.
L’11 settembre sentimmo l’emozione per la nuova pista, sei mesi dopo la gioia per il traguardo sportivo raggiunto. Impensabile fino a un paio di settimane or sono. Ottenuto così è ancora più bello. Come un gol al 90.esimo nel calcio.
Alla fine devo cospargermi il capo di cenere verso il nostro DS Duca: ha avuto ragione lui. Con Conacher e Juvonen pensavo che fossimo ormai fuori tempo massimo. Non è stato così. Meno male.
Questa impresa, perché di impresa si tratta, non è uguale alle altre. No, qui sento qualcosa di diverso. L’aria è più frizzantina, c’è voglia di andare avanti in questa stagione, di stupire ancora.
Non vedo l’appagamento di altre volte, quando il primo traguardo raggiunto era sinonimo di “fine dei giochi”.
Andremo in terra vodese a vender cara la pelle, ne sono sicuro. Non so se ce la faremo, ma non ho dubbi sul nostro atteggiamento.
Tornando a ieri e ripensando a quei momenti magici, non è facile estrapolarne uno. Ma se fossi costretto a farlo, direi senza dubbio l’immagine di Zwerger che sotto la curva quasi si strappa la maglia dalla gioia per il gol appena realizzato. In quegli istanti c’è tutto l’Ambrì di questo periodo.