HOCKEY
"Una serata perfetta, sono al settimo cielo"
Parla Massimo Frigerio, vicepresidente dell'Ambrì, dopo la qualificazione ai pre-playoff
Pubblicato il 15.03.2022 11:49
di L.S.
“Quando mancavano 15 secondi alla fine della partita mi trovavo vicino alla macchina per la pulizia del ghiaccio, mi sono guardato attorno e per un attimo ho perso la cognizione del tempo. Facevo quasi fatica a capire dov’ero. Ero letteralmente al settimo cielo”.
Massimo Frigerio, vicepresidente dell’Ambrì, non nasconde la grande emozione che ha provato ieri sera, in uno dei momenti più belli della recente storia del club.
“È stata una serata perfetta, dove è andato tutto bene. La squadra, senza molti “titolari” e con quattro ragazzi dei Rockets in pista, ha disputato una partita straordinaria. Abbiamo pure segnato tre gol in superiorità numerica. E poi è arrivata la notizia da Berna…”.
Nonostante il poco sonno, Frigerio oggi non sente la stanchezza.
“Sarà ancora l’adrenalina che ho addosso. Ho dormito poco, ma per fortuna bene. Dopo la partita abbiamo festeggiato al secondo livello, poi abbiamo lasciato la squadra e lo staff da soli a godersi quel momento”.
Sono stati giorni stupendi, con sei vittorie in sei partite.
“Credo che saranno almeno dieci anni che non infiliamo una striscia così positiva. Penso che a un certo punto la squadra avesse la testa libera da pressioni, ormai avevamo poco da perdere, sembravamo spacciati. E in quel momento, senza le pressioni addosso, abbiamo iniziato a giocare il nostro miglior hockey e a vincere. Non ho mai dubitato delle qualità di questo gruppo, ogni tanto però lo sport ti mette davanti ad aspettative e traguardi che ti creano un po’ di ansia. È normale che sia così. E quando la testa si riempie di brutti pensieri poi è difficile fare risultati”.
E se foste arrivati undicesimi?
“Sarebbe stata più una delusione per i ragazzi che non per la società. Noi non abbiamo mai dubitato della forza di questa squadra e non abbiamo mai messo in discussione né Cereda né Duca. Anche nei momenti più delicati abbiamo sempre avuto grande fiducia sia nello staff che nei giocatori”.
Anche l’arrivo di Juvonen è stato importante, vero?
“Assolutamente sì. Questo portiere è un fenomeno. Anche Conz e Ciaccio hanno fatto molto bene, ma si è visto che Juvonen è capace di trasmettere alla squadra una grande tranquillità”.
Può restare?
“Calma. Vediamo cosa succederà più in là. Sappiamo che è arrivato qui unicamente per via della guerra e prevedere il futuro è impossibile”.
E della stagione di Pestoni cosa possiamo ancora dire?
“Che ha avuto semplicemente una marcia in più. Noi lo avevamo cercato in passato, ma quest’anno è stato lui a voler tornare espressamente ad Ambrì. Era convinto di ciò che faceva e sapeva di assumersi una grossa responsabilità. È stato semplicemente perfetto. Così come Grassi, un altro ragazzo che era tornato con grande voglia e lo ha sempre dimostrato sul ghiaccio”.
Adesso sotto con il Losanna.
“A questo punto avremo ancora meno da perdere. Sono convinto che con questa mentalità possiamo giocarcela ad armi pari. A questo punto vogliamo andare avanti”.
Intanto si pensa già al mercato della prossima stagione? Magari con stranieri che possano dare qualcosa in più?
“Il nostro obiettivo è da sempre quello di portare stranieri forti, poi però bisogna fare i conti con il budget. Quest’anno avevamo provato a prendere sia Pesonen che Di Domenico, ma le offerte degli altri erano più alte…”.
(foto Zocchetti)