L'Ambrì annienta il Rapperswil per 6-2 e si qualifica ai
pre-playoff. Alla Gottardo Arena si vivono le emozioni della serata perfetta.
Sesta vittoria consecutiva. Dieci punti recuperati sul Berna, superato
all'ultima giornata di regular season. Tutta la pista applaude e canta la
Montanara. Zwerger lancia il Geyser Sound. Ed in seguito la curva intona il suo
nome: Juvonen, Juvonen, Juvonen.
Janne guarda verso i tifosi in estasi e capisce che tocca a lui. Ha ancora pattini e gambali. Si avvicina piano alla curva. Apre leggermente le braccia, quasi a voler decollare. Ma si butta a testa all'ingiù e fa una capriola. Non elegantissima, a dire il vero. Poi di scatto si rialza sotto i suoi tifosi che felici urlano ancora una volta il suo cognome. La consapevolezza è generale: senza le sue parate, la sua sicurezza, non sarebbe stato possibile rendere possibile l'impossibile. Juvonen è stato decisivo.
Con la maglia dell' HC Ambrì Piotta, Janne Juvonen ha giocato 7 partite incassando solo 1,56 reti a partita con una media stratosferica di parate: 93,5%. Ferma i dischi, eccelle nella lettura del gioco. E’ molto dinamico e velocissimo nei cambi di posizione e negli spostamenti laterali. Ha un buon movimento di gambe per la copertura dei pali ed è mentalmente freddo.
A 27 anni Juvonen è un portiere maturo. E questi numeri dicono che - in questo momento - è davvero "hot" e in Svizzera (un campionato dove, rispetto a Svezia, Russia o Finlandia, c'è meno talento offensivo e killer instinct sotto porta) può essere dominante.
Nei playoff un portiere dominante fa la differenza. E' difficile trovare la perla rara. Stavolta il ds dell'Ambrì Paolo Duca l'ha trovata tra i portieri. Un ruolo nel quale - paradosso ulteriore di questa inverosimile storia - in genere è molto più difficile scovarla.
E se le medie di reti incassate e di percentuali di tiri parati di Janne Juvonen dovessero confermarsi anche contro il Losanna, allora i biancoblu potrebbero davvero poter riuscire - dopo il Berna - a “far fuori” un’altra big del campionato. Non capiterà. Ma se capita…
Janne guarda verso i tifosi in estasi e capisce che tocca a lui. Ha ancora pattini e gambali. Si avvicina piano alla curva. Apre leggermente le braccia, quasi a voler decollare. Ma si butta a testa all'ingiù e fa una capriola. Non elegantissima, a dire il vero. Poi di scatto si rialza sotto i suoi tifosi che felici urlano ancora una volta il suo cognome. La consapevolezza è generale: senza le sue parate, la sua sicurezza, non sarebbe stato possibile rendere possibile l'impossibile. Juvonen è stato decisivo.
Con la maglia dell' HC Ambrì Piotta, Janne Juvonen ha giocato 7 partite incassando solo 1,56 reti a partita con una media stratosferica di parate: 93,5%. Ferma i dischi, eccelle nella lettura del gioco. E’ molto dinamico e velocissimo nei cambi di posizione e negli spostamenti laterali. Ha un buon movimento di gambe per la copertura dei pali ed è mentalmente freddo.
A 27 anni Juvonen è un portiere maturo. E questi numeri dicono che - in questo momento - è davvero "hot" e in Svizzera (un campionato dove, rispetto a Svezia, Russia o Finlandia, c'è meno talento offensivo e killer instinct sotto porta) può essere dominante.
Nei playoff un portiere dominante fa la differenza. E' difficile trovare la perla rara. Stavolta il ds dell'Ambrì Paolo Duca l'ha trovata tra i portieri. Un ruolo nel quale - paradosso ulteriore di questa inverosimile storia - in genere è molto più difficile scovarla.
E se le medie di reti incassate e di percentuali di tiri parati di Janne Juvonen dovessero confermarsi anche contro il Losanna, allora i biancoblu potrebbero davvero poter riuscire - dopo il Berna - a “far fuori” un’altra big del campionato. Non capiterà. Ma se capita…