CALCIO: L'EX ATTACCANTE CI PARLA DEL LUGANO E DEI SUOI ATTACCANTI
Regazzoni: "Attaccanti si nasce, a volte poi si diventa"
L'ex bomber ha parlato a Fuorigioco del buon momento del Lugano e dei suoi attaccanti
Pubblicato il 26.01.2021 15:03
di Red.
Sulla questione del Lugano difensivo, che ottiene risultati (è attualmente secondo) ma segna poco, soprattutto con i suoi attaccanti, ne ha parlato ieri sera a Fuorigioco anche Alberto Regazzoni.
Alberto, perché il Lugano segna così poco con i suoi attaccanti?
“È una questione di stile di gioco e di caratteristiche dei giocatori”.
In che senso?
“Per quanto riguarda lo stile, gli attaccanti sono spesso lasciati soli e perciò hanno difficoltà a trovare la via della porta. Bisognerebbe cercare di supportarli di più e permettergli di ricevere più palloni. Migliorare le ripartenze sarebbe una buona soluzione”.
Il Lugano però ha una grande difesa, concorda?
“È una difesa molto ermetica, che gioca da tanto assieme, un punto di forza della squadra. È chiaro che però i difensori, per età e caratteristiche fisiche, obbligano la squadra a giocare molto bassa. E ripartire è più difficile”.
Gli attaccanti però non sembrano dei bomber infallibili. Almeno finora…
“Negli ultimi anni a Lugano non sono arrivati tanti attaccanti da doppia cifra. Si tratta di giocatori interessanti che però non hanno un grandissimo feeling con il gol. È una qualità che si può cercare di allenare e senza dubbio migliorare ma alla fine è qualcosa che devi avere dentro. Qualcosa di innato”.
Anche l’aspetto mentale è importante, vero?
“Assolutamente sì. I gol danno fiducia e se inizi a segnare poi trovi con più facilità la via della rete. Quando un attaccante non segna, anche se gioca bene e si rende utile per la squadra, entra un po’ in crisi e inizia ad alimentare dubbi sulle proprie qualità realizzative”.
Lei cambierebbe qualcosa in questa squadra?
“Onestamente no, questo è un campionato bizzarro e il Lugano deve approfittarne. Jacobacci ha trovato un buon equilibrio e anche se non sarà spettacolare la sua è una squadra che fa punti. Cambiare adesso non avrebbe senso. A tutti piacerebbe un calcio spettacolare ma in questo campionato è difficile vederlo”.
Dopo la vittoria di San Gallo, domenica si va a Basilea. Con che speranze?
“Il Lugano è una squadra che farà valere la sua compattezza anche a Basilea e potrà colpire in qualsiasi momento. I renani sono reduci da una brutta sconfitta contro lo Zurigo che porterà qualche insicurezza. Avranno senza dubbio voglia di rifarsi ma non stiamo più parlando del Basilea di qualche anno fa, questa squadra fa fatica e perciò è battibile”.
Il Lugano può puntare all’Europa?
“Senza dubbio. Come ho detto, questo è un campionato strano e senza pubblico e il Lugano può approfittarne. Per squadre come Basilea o San Gallo, abituati a giocare in grandi ambienti, è più difficile. Per il Lugano è cambiato poco. Perciò sono piuttosto fiducioso”.