CALCIO
Zurigo campione virtuale
La squadra di Breitenreiter vince a Berna e ipoteca il titolo
Pubblicato il 20.03.2022 09:34
di Silvano Pulga
Intendiamoci: lo Zurigo sceso in campo, sabato sera, al Wankdorf contro i campioni n carica dello Young Boys, sarebbe rimasto ampiamente in testa alla classifica, anche in caso di sconfitta: 14 erano i punti di vantaggio per la capolista, al fischio d'inizio. Troppo ampio, infatti, il vantaggio in graduatoria, frutto di una stagione regolare, proprio come quella che quasi sempre contraddistinto il cammino dei bernesi in queste ultime quattro vittoriose stagioni. Tuttavia, la sfida ha, di fatto, costituito il passaggio di consegne tra le due compagini, dopo che il risultato del Klassiker, poche settimane fa, aveva stabilito la supremazia dei tigurini sull'altra rivale per il titolo, il Basilea. 
Non era facile, per l'undici di André Breitenreiter (nella foto): qualche assenza importante nella formazione di partenza (tra tutti il ticinese Marchesano, ma anche Tosin è partito, come il primo, dalla panchina), uno stadio gremito a sostenere i propri beniamini nell'ultimo assalto (oltre 30.000 i presenti, con una buona rappresentanza di tifosi biancoblù nell'area ospiti). Tuttavia, i suoi hanno giocato una partita gagliarda, contenendo gli attacchi avversari, contrastati vigorosamente sul piano anche fisico, da sempre punto di forza dei gialloneri. Buona la prova di Dzemaili, in mezzo al campo, a suo agio in queste situazioni, perlomeno sino a quando è stato sostenuto dal fisico. Ma hanno ben figurato anche i tre difensori, supportati dagli esterni nel contenere gli attacchi avversari, e molto bene ha fatto Wilfred Gnonto, partito titolare assieme all'ex Chiasso e Lugano Ceesay. Il verbanese di scuola Inter è stata una vera spina nel fianco per la difesa bernese, con le sue ripartenze efficaci, la sua rapidità e la capacità di saltare l'avversario nei duelli individuali. Dopo un primo tempo concluso a reti bianche, nella ripresa la sfida si è decisa a favore degli ospiti. Prima una rete annullata ai padroni di casa (62') e poi i cambi del tecnico tedesco dello Zurigo (Kramer per Ceesay al 53', Marchesano per Coric e Hornschuh per Dzemaili al 70') in risposta a quelli effettuati da Vanetta. E, come spesso accade, sono stati i subentranti a decidere, andando in rete Kramer al 74', concludendo un'iniziativa personale in contropiede, e Marchesano 5' più tardi, abilissimo a finalizzare un assist di Gnonto, ancora una volta protagonista con una devastante percussione dalla sinistra. Utile, solo ai fini statistici, il gol di Sierro, per i campioni in carica, in pieno recupero.
Una prova maiuscola, quindi. I tigurini giocavano in trasferta, sul campo sintetico; non solo, venivano da una sconfitta casalinga severa, che aveva messo fine a una lunghissima serie positiva, e avrebbe potuto incrinare alcune certezze. Intendiamoci: anche in caso di sconfitta la capolista avrebbe mantenuto un vantaggio rassicurante. Invece, André Breitenreiter ha fatto una scelta diversa: scendere in campo per vincere. Nessun calcolo, nessuna alchimia: i suoi hanno giocato per cercare il risultato pieno, contrastando gli avversari colpo su colpo, affrontandoli anche sul piano fisico, da sempre il punto di forza dei bernesi. Efficaci nelle letture difensive, rapidi nelle ripartenze, i biancoblù sono andati in gol la prima volta proprio grazie a un contropiede magistrale, che ha sorpreso del tutto sbilanciata la squadra avversaria. Ma la cosa importante è stata la mentalità messa in campo, la volontà di mostrare chiaramente a tutti chi sono i più forti. Riuscendoci. Onore, quindi, ai biancoblù neocampioni virtuali, che attendono solo la certezza matematica per festeggiare: non accadeva dal 2009, mentre è dal 2003 che a vincere il titolo sono una delle tre tra Basilea, Young Boys e Zurigo. Chissà che, nel futuro prossimo, non si veda qualche altra compagine in cima: si dice che qualcuno, a Sud del Gottardo, abbia progetti a medio termine in tal senso.