IL LUGANOLOGO
Lugano, sta nascendo qualcosa di bello
McSorley vince contro il suo passato: è solo il primo passo, adesso sotto con lo Zugo
Pubblicato il 22.03.2022 05:24
di Doriano Baserga
Che bello il boato della Corner Arena. Era da un po’ che non ne sentivo uno così. Sembrava che tirasse giù la pista. Ci voleva un’emozione del genere dopo una stagione che non aveva regalato alla squadra grandi cornici di pubblico.
Il tiro di Alatalo ha mandato in paradiso il Lugano e ha risvegliato i suoi tifosi, che ora ci credono. Com’è giusto che sia.
Siamo nei playoff, che dopo tutto quello che è successo quest’anno, può essere un buon punto di partenza.
Appunto, siamo solo all’inizio. Adesso bisogna continuare, con l’entusiasmo di chi sa di aver fatto un bel primo passo, ma conscio che la strada è ancora lunga. Lunghissima.
È stata la serata di McSorley, atteso al varco contro la sua ex squadra.
Il coach non aveva fatto l’unanimità durante la Regular Season, anche per i risultati molto altalenanti, ed era normale che a lui si chiedesse di far cambiare marcia alla squadra.
MCS non ha deluso le attese: ha vinto contro il suo passato e la curva lo ha richiamato a sé a fine partita. In un abbraccio ideale che vuole anche essere una bella spinta per questo finale di stagione. Insomma, da nemico di una vita a beniamino. Il passo è stato breve.
Il canadese è sembrato piuttosto emozionato e ha ricambiato, battendosi la mano sul cuore, l’affetto della curva. Dei suoi nuovi tifosi.
Detto dell’allenatore, si potrebbe parlare in lungo e in largo dei giocatori, che meritano tutti un grande applauso.
Da Schlegel, non ancora perfetto ma fondamentale per questa squadra, ad Abdelkader, Arcobello, Alatalo e Thürkauf, tutti in grande spolvero.
Al di là delle invidualità, è stato proprio il collettivo a fare la differenza. È una cosa che si dice spesso nello sport, ma quando si arriva a queste partite da “dentro o fuori”, non ci sono alternative. Si vince e si perde tutti assieme.
Da venerdì c’è lo Zugo, fortissimo e favoritissimo, almeno sulla carta.
Ne siamo coscienti e forse è giusto così.
Eppure il Lugano non parte battuto. La sensazione è che qualcosa di bello stia nascendo, che all’interno del gruppo ci sia una grande motivazione.
Aspettiamo qualche giorno e sapremo. Intanto godiamoci questo primo traguardo.