CALCIO
Macedonia anche al lago di Thun
Risvolti semiseri di una partita di calcio (Italia-Macedonia del Nord)
Pubblicato il 25.03.2022 11:05
di Giorgio Keller
Allo stadio di Renzo, a una sconfitta neanche ci penzo, neanche avessi bevuto troppo Barbera.
Niente Insigne (treccani.it: “Nel linguaggio comune, di persona che si distingue per particolari doti, o per l’eccellenza delle opere, tale quindi da godere o meritare larga stima, indica sempre la presenza di un valore intrinseco nella persona, di meriti reali, indipendentemente dalla fama, che può anche mancare; differisce perciò da famoso, celebre, illustre, che, al contrario, alludono particolarmente alla notorietà della persona, cui possono talvolta non corrispondere meriti effettivi”. Ma Lorenzo davvero eri pronto? Sì, pronto Toronto.
In Verratti, Immobile in fase di conclusione anche l’altro attaccante. Niente Dollarumma da prendere in Qatar, troppo grigio il Gigio. E non ci sarà nessun terzo titolo mondiale per Fittipaldi, ricordate, l’Emerson? E il suo vicino di reparto i Macedoni l’han trattato coi Bastoni. Serata poco Florenziali per l’esterno difensivo dal piede tutt’altro che Mancini.
Jorgihno se li ricorderà ancora per alcune ore, alcuni calci di rigore. E forse in ritiro prepartita era meglio se fossero andati a Raspadori ossigeno al passo del Tonali. A Berardi il tutto sembrava un gioco da bastardi; Chiellini capii che faceva rima con (squadra di) Pellegrini. E Galvao: lui e tutti gli altri a casa in Barella.
Una bella Macedonia con risvolti fino al lago di Thun. Come, quale lago? Sotto la direzione di mister Milevski, dieci “Ski” in campo. Oberhofen am Thunersee: sede della Fédération Internationale de Ski.