CALCIO
Dybala, non c'è spazio per "genio e sregolatezza"
L'argentino lascerà la Juventus: quanto mancherà il suo talento a questa Juve?
Pubblicato il 26.03.2022 09:11
di Valentina Marchi
Impossibile non parlarne. Impossibile dimenticarlo. La partenza di Paulo Dybala da Torino lascia un vuoto. Senza di lui rimane una Juventus “più leggera”, senza il suo “peso specifico” del puro talento. Agile elegante: dribbla si gira e tira. A Giocare a calcio non gli deve insegnare nessuno, a toccare il pallone con magia neppure. Eppure è successo che a uno come lui si rinunci. In nome di cosa? Della sua delicatezza, del suo stato di grazia ballerino. Un giorno gioca da Dio, un altro gli manca l’ispirazione. Un altro l’energia. In questo calcio non c’è spazio per genio e sregolatezza. Il carattere di Paulo timido che gioca per puro divertimento cozza con l’ossessione di vincere a tutti i costi. Non è una questione di prezzo, ma di apprezzamento. Paulo vale. È prezioso, come un vaso  di Boemia. Delicatissimo, come un vaso di Boemia. Rischia sempre di rompersi e spesso quasi si rompe. E allora? Prendere o lasciare. E allora lasciare! Non senza dubbi non senza rimpianti. E adesso che i suoi “veli” non saranno più dedicati ai tifosi bianconeri, che i suoi gol su punizione ci arriveranno come punizione divina indietro e che i suoi giochi di prestigio sull’erba non faranno più brillare i nostri occhi: adesso possiamo dire con certezza che è stato un onore aver avuto alla Juve uno dei migliori. Le partite più belle le abbiamo vissute con PD10 in campo a rinfrescare idee e gioco ai compagni, regalando splendidi gol e i non da meno assist. Non abbiamo dimenticato Platini non abbiamo dimenticato Del Piero e non dimenticheremo Dybala, partito quando era pronto a restare. Il suo tocco leggero alla palla che vola: vola via. Con il cuore “ciao ciao”. Presto un nuovo club saprà “accarezzarlo” così come lui solo accarezza il pallone.