IL LUGANOLOGO
Buon Lugano, ma domani è vietato perdere
I bianconeri giocano bene ma escono sconfitti a Zugo: bisogna tornare subito in parità
Pubblicato il 26.03.2022 09:37
di Doriano Baserga
Il Lugano c’è. Non avevamo dubbi alla vigilia, abbiamo solide certezze dopo gara-1.
A Zugo, è sotto gli occhi di tutti, i bianconeri meritavano di più.
Si dirà che i gol bisogna farli, che quando si sbaglia così tanto sotto porta non si può pensare di vincere le partite. È vero, i bianconeri hanno sbagliato troppo. A volte sono stati imprecisi, frettolosi, magari poco convinti, altre volte si sono scontrati con l’insuperabile Genoni.
Lo Zugo è forte, ma quello si sapeva. Nelle poche occasioni concesse, segna o colpisce i pali. Insomma, va sempre vicino alla rete. In fondo, se ha chiuso la Regular Season al primo posto, un motivo ci sarà.
Peccato, perché dopo il bellissimo pareggio di Abdelkader, la squadra sembrava avere in mano la partita. I supplementari sono stati un prolungamento del dominio visto nel terzo tempo. Ma lo sport, si sa, è crudele. Basta un’incertezza difensiva per venir puniti. E così l’ex Simion, dopo un altro ex, Hofmann, ha messo il puck alle spalle di Schlegel.
I bianconeri tornano a casa con la delusione per la sconfitta ma con la convinzione, almeno così dovrebbe essere, di non essere inferiori ai campioni svizzeri. Anche Riva lo ha ribadito: “lo Zugo non ci fa paura”.
Domani sera si gioca alla Corner Arena e nonostante la buona impressione lasciata dal Lugano in gara-1, la squadra di McSorley deve vincere a tutti i costi.
Non è bello da dire ma è già una partita (quasi) da dentro o fuori. Quasi con le spalle al muro. È il bello (o il brutto) dei playoff.
Vincere vorrebbe dire ribadire la legittimità di una squadra che può andare lontano, perdere significherebbe andare sotto 2-0 e trasformare questo quarto di finale in un cammino tutto in salita.
La speranza è di rivedere la squadra di ieri sera, attenta e feroce su ogni disco. Poi la Corner Arena, che si prevede sarà caldissima, potrebbe fare il resto.