CALCIO
"Proteggere i giovani arbitri e non fare di ogni erba un fascio"
Calcio regionale: parlano Tonini e Fonio, due politici con la passione dell'arbitraggio
Pubblicato il 28.03.2022 12:00
di L.S.
L’ennesimo caso di una partita sospesa nel calcio regionale, questa volta è toccato a Savosa/Massagno-Porza, fa discutere.
Ormai gli episodi si susseguono a ritmo incessante e l’escalation rischia di mettere seriamente a repentaglio l’immagine dei “Minori”.
Stefano Tonini, deputato leghista e Giorgio Fonio, deputato PPD, sono politici che amano l’arbitraggio e che sono ancora attivi sui campi.
Abbiamo voluto sentire la loro opinione su questi episodi.
Siete d’accordo con la decisione dell’arbitro di sospendere la partita dopo soli 15 minuti? Avreste fatto la stessa cosa?
Tonini: “Personalmente non so come mi sarei comportato. Se l’arbitro in questione, che oltretutto vanta una lunga esperienza, non se la sentiva più di andare avanti, ha fatto bene a sospendere la partita. Da quello che so ha avvisato più volte la panchina, sventolando prima il giallo e poi il rosso all’allenatore. Purtroppo non è servito a nulla e a quel punto probabilmente non c’erano altre soluzioni”.
Fonio: “Non essendo stato presente non è facile giudicare, ma se l’arbitro non si sentiva più sicuro ha fatto bene a sospendere la partita. Questo weekend ho diretto Locarno-Losone, una partita molto importante per la classifica, un derby molto sentito e devo dire che è andato tutto benissimo. Sono tornato a casa veramente felice. Tutti hanno avuto un atteggiamento bellissimo, durante e dopo la partita. Questo per dire che è vero che ci sono casi spiacevoli, ma la maggioranza delle squadre per fortuna si comportano benissimo”.
Il fatto che vi sia un allenatore coinvolto vi stupisce?
Tonini: “Più che stupire, spiace, anche perché l’arbitro deve già gestire 22 giocatori e si aspetterebbe un aiuto da parte della panchina. L’allenatore dovrebbe aiutare invece di contribuire a fomentare il nervosismo. Detto questo, devo però dire che la maggior parte dei club lavorano bene in questo senso e molti sono davvero educati. Poi ci sono purtroppo quei casi che rendono tutto particolarmente difficile”!
Fonio: “L’allenatore svolge un ruolo fondamentale, soprattutto con i ragazzi, dove dev’essere un formatore. Negli Attivi, fino alla Terza Lega, l’arbitro è solo, senza assistenti e non è facile arbitrare da soli e pensare di non commettere mai errori. Spesso per fortuna gli allenatori ci danno una mano e questo loro contributo è importante. Quando invece succede il contrario, allora la situazione si complica”.
In questi anni è peggiorata la situazione sui campi?
Tonini: “Secondo me sì, anche perché la società mi sembra incattivita, la gente ha maggiori problemi e riversa le tensioni e le frustrazioni anche nel calcio regionale e sugli arbitri. È un vero peccato, anche perché il calcio regionale, soprattutto nelle categorie più basse, dovrebbe servire a svagarsi, a dimenticare per un po’ i problemi di tutti i giorni”.
Fonio: “Forse un po’ sì, anche perché la pandemia ha messo a dura prova tutta la società. Io continuo a pensare che ciò che non puoi fare nella vita non lo devi fare nemmeno su un campo di calcio. E questo vale per tutti: giocatori, dirigenti e pure arbitri”.
A questo punto c’è il rischio che il reclutamento diventi un problema serio.
Tonini: “Questi episodi ovviamente non aiutano. Se fossi un genitore di un figlio di 15 anni, ci penserei due volte prima di mandarlo a fare l’arbitro. Lo dico con enorme dispiacere, in quanto l’arbitraggio mi ha aiutato tantissimo nella vita, mi ha permesso di maturare più velocemente e di fare esperienze che poi sono risultate preziose nella mia vita di politico. Anch’io ero un giocatore un po’ problematico da giovane ed essere passato dall’altra parte della barricata, è stata una delle scelte più belle che abbia potuto fare. Spero perciò che i giovani possano continuare ad abbracciare questa bellissima passione”.
Fonio: “Queste notizie certamente non fanno bene, ma ciò che mi preoccupa e che soprattutto dobbiamo pensare a salvaguardare, è la situazione dei giovani arbitri. Li dobbiamo tutelare, per non perderli per strada. In questo senso la FTC sta cercando di fare il possibile e so che lavora molto bene con i ragazzi, ma la responsabilità dev’essere collettiva. Ci vogliono tanto impegno ed educazione, perché lo sport deve restare uno svago sano”.
E in questo senso la politica potrebbe fare qualcosa?
Tonini e Fonio (all’unisono): “Il calcio regionale ha risvolti importanti per tutta la società. La politica? Non è facile intervenire, anche se dal punto di vista della sensibilizzazione e della prevenzione è giusto lanciare un messaggio e chinarsi sul problema”.
(Nella foto, Giorgio Fonio a sinistra, e Stefano Tonini a destra, prima di una partita di beneficenza)