Ancora una partita sospesa questa volta a causa
di intemperanza di un allenatore nel fine settimana. Calcio regionale Quo
vadis?
Non entro nel merito della vicenda per quel che
concerne la partita sospesa in questione, sull’aspetto di natura tecnica per la
quale saranno i dovuti enti preposti a dover decidere sull’opportunità o meno
della sospensione, tuttavia qualche riflessione gradirei proporla.
Umanamente posso comprendere l’arbitro e la sua
decisione ed ha tutto il nostro sostegno. Partiamo dal fatto che non è un
arbitro di primo pelo, è un arbitro che ha calcato i campi di tutte le categorie
in Svizzera con quasi 30 anni di attività e quindi ha l’esperienza per gestire
le partite di quarta lega.
Il comportamento dell’allenatore, dopo la decisione
tecnica dell’arbitro, che lo avrebbe insultato e minacciato pesantemente, è inaccettabile
e non può essere tollerato. L’arbitro, comprensibilmente, non se l’è più
sentita di continuare la gara in modo sereno dopo soli 15 minuti dall’inizio, questo
è un segnale importante che deve far riflettere.
Ancora una volta ci troviamo confrontati con la
poca tolleranza e la mancanza di rispetto verso la figura arbitrale e questo fa
si che gli arbitri poi, se non sono dovutamente sostenuti, dimissionano, riducendo
ulteriormente il già numero precario degli arbitri che scendono in campo a livello
regionale.
Insomma il cane che si morte la coda. Di questo
passo, rimarremo senza arbitri e non potrà più essere assicurato lo svolgimento
di tutte le gare.
Nella vita il rispetto è un valore fondante
della nostra società, nel mondo sportivo il rispetto verso la figura arbitrale è
assolutamente necessario per non perdere i pochi arbitri che già ci sono.
L’Associazione Svizzera Arbitri – Regione Ticino
sostiene i propri arbitri e li ringrazia per la loro passione che settimanalmente
permettono di assicurare il regolare svolgimento dei nostri campionati.
Stefano Meroni
Il Presidente
Il Presidente