105 minuti di una partita
di hockey su ghiaccio non si vedono spesso.
È successo due giorni fa per gara-3 tra Friborgo e Losanna, finita 3-2 per i padroni di casa.
Facendo un po’ di conti, sono state ben cinque le pause (dopo ogni 20 minuti di gioco) di una partita quasi interminabile.
Una prova stancante per i giocatori, senza dubbio, ma anche per i nervi dei tifosi.
A fregarsi le mani di tutto questo senza dubbio il Friborgo, inteso come club.
Come scritto anche dal Blick, il responsabile della comunicazione del club, Stépahne Decorvet, ha ammesso che “ non sappiamo ancora quanti litri di birra sono stati versati nei bicchieri dei tifosi, dobbiamo ancora fare i conti. Ma sicuramente tantissimi”.
A prima vista, il CEO del club, il ticinese John Gobbi, stima che la cifra d’affari di quella serata sia stata almeno il 20% più alta delle altre. “In una partita con così alta tensione, la gente è stata obbligata a idratarsi. A livello di buvette è stata assolutamente la miglior serata dell’anno”.
Non solo le bevande, in una serata del genere, fanno la felicità di un club.
“Prima della partita abbiamo servito 1300 fondue, altre 100 invece alla fine, attorno all’una di notte. Senza calcolare almeno altre 1000 porzioni di patatine fritte”, ha detto Decorvet.
Una curiosità: nelle prime pausa la gente beveva più vino e birra, ma nelle ultime due, le persone hanno preferito il caffè. Sarà stato per restare svegli o semplicemente per abitudine?
Sempre Decorvet aggiunte: “È sempre ciò che succede sul ghiaccio che decide l’ambiente in pista e tra gli spettatori. L’attitudine del tifoso cambia in base al risultato della sua squadra: se vince di solito beve di più”.
È successo due giorni fa per gara-3 tra Friborgo e Losanna, finita 3-2 per i padroni di casa.
Facendo un po’ di conti, sono state ben cinque le pause (dopo ogni 20 minuti di gioco) di una partita quasi interminabile.
Una prova stancante per i giocatori, senza dubbio, ma anche per i nervi dei tifosi.
A fregarsi le mani di tutto questo senza dubbio il Friborgo, inteso come club.
Come scritto anche dal Blick, il responsabile della comunicazione del club, Stépahne Decorvet, ha ammesso che “ non sappiamo ancora quanti litri di birra sono stati versati nei bicchieri dei tifosi, dobbiamo ancora fare i conti. Ma sicuramente tantissimi”.
A prima vista, il CEO del club, il ticinese John Gobbi, stima che la cifra d’affari di quella serata sia stata almeno il 20% più alta delle altre. “In una partita con così alta tensione, la gente è stata obbligata a idratarsi. A livello di buvette è stata assolutamente la miglior serata dell’anno”.
Non solo le bevande, in una serata del genere, fanno la felicità di un club.
“Prima della partita abbiamo servito 1300 fondue, altre 100 invece alla fine, attorno all’una di notte. Senza calcolare almeno altre 1000 porzioni di patatine fritte”, ha detto Decorvet.
Una curiosità: nelle prime pausa la gente beveva più vino e birra, ma nelle ultime due, le persone hanno preferito il caffè. Sarà stato per restare svegli o semplicemente per abitudine?
Sempre Decorvet aggiunte: “È sempre ciò che succede sul ghiaccio che decide l’ambiente in pista e tra gli spettatori. L’attitudine del tifoso cambia in base al risultato della sua squadra: se vince di solito beve di più”.