Sette giornate di squalifica all’allenatore del Porza Mattyas Demircan:
lo ha deciso la Commissione disciplinare della Federazione Ticinese di Calcio (FTC).
I fatti risalgono alla partita di domenica contro il Savosa/Massagno, sospesa dopo 15 minuti per insulti e minacce. Questo è quello che dice il rapporto dell’arbitro.
Silvio Papa, responsabile degli arbitri, conferma:
“Sì, proprio così, il rapporto dell’arbitro parla di insulti e minacce. L’arbitro, sebbene di esperienza, non se la sentiva più di andare avanti e arbitrare ancora 75 minuti dopo che gli erano state rivolte quelle parole. Le sette giornate? Considerato che era recidivo, direi che è una cifra equa”.
Il Porza potrebbe anche decidere di fare ricorso?
“Certo, potrebbe fare opposizione e richiedere una revisione del caso alla stessa Commissione disciplinare. Nel caso di una conferma della squalifica, allora potrebbe rivolgersi al tribunale sportivo, così com’era accaduto nel caso della partita Semine-Locarno. Sarei comunque stupito se questo accadesse, dopo aver letto le parole di scuse della società in cui ammettono praticamente tutti i fatti”.
I fatti risalgono alla partita di domenica contro il Savosa/Massagno, sospesa dopo 15 minuti per insulti e minacce. Questo è quello che dice il rapporto dell’arbitro.
Silvio Papa, responsabile degli arbitri, conferma:
“Sì, proprio così, il rapporto dell’arbitro parla di insulti e minacce. L’arbitro, sebbene di esperienza, non se la sentiva più di andare avanti e arbitrare ancora 75 minuti dopo che gli erano state rivolte quelle parole. Le sette giornate? Considerato che era recidivo, direi che è una cifra equa”.
Il Porza potrebbe anche decidere di fare ricorso?
“Certo, potrebbe fare opposizione e richiedere una revisione del caso alla stessa Commissione disciplinare. Nel caso di una conferma della squalifica, allora potrebbe rivolgersi al tribunale sportivo, così com’era accaduto nel caso della partita Semine-Locarno. Sarei comunque stupito se questo accadesse, dopo aver letto le parole di scuse della società in cui ammettono praticamente tutti i fatti”.