Stasera ci sarà il
sorteggio dei gruppi Mondiali: in Qatar è tutto pronto per il primo grande
appuntamento.
C’è come sempre grande attesa per questo tipo di evento.
Anche quest’anno le squadre saranno 32: vediamo una breve curiosità per ognuna di loro (per ora sono 29, le altre tre verranno fuori dagli spareggi).
C’è come sempre grande attesa per questo tipo di evento.
Anche quest’anno le squadre saranno 32: vediamo una breve curiosità per ognuna di loro (per ora sono 29, le altre tre verranno fuori dagli spareggi).
Germania: prima squadra a classificarsi. Grande curiosità per vedere l’allenatore
Hansi Flick che inizia una nuova éra dopo i 15 anni di Joachin Löw,
Arabia Saudita: secondo Mondiale consecutivo a caccia dell’exploit
realizzato nel 1994, quando arrivò agli ottavi di finali.
Argentina: campioni del Sudamerica,
non perde da 1001 giorni, da 31 partite: un record per la squadra diretta da
Lionel Scaloni.
Belgio: dopo l’ottimo Mondiale
russo, in Qatar parte con rinnovate ambizioni. Se nel 2018 la stella era
Hazard, ora il fantasista è stato soppiantato da altri elementi, tra cui il fratello
Thorgan.
Brasile: la squadra di Tite vuole
portare a casa la sesta coppa. Una delle grandi favorite, non vince il Mondiale
da ormai 20 anni (era il 2002).
Camerun: assente nel 2018, torna
al Mondiale per l’ottava volta. Un record a livello africano.
Canada: ha giocato solo una
volta al Mondiale, nel 1986, perdendo tutte e tre le partite. Vincerà la sua
prima?
Qatar: ospita il Mondiale e anche
la squadra avrà tutti gli occhi addosso. Cinque giocatori hanno già indossato
la maglia qatariota. Ce ne saranno altri?
Corea del Sud: la squadra è allenata da
un ex allenatore del Cruzero, il portoghese Paulo Bento. Per lui 43 partite e
28 vittorie, 10 pareggi, cinque vittorie.
Croazia: finalista nel 2018 in
Russia, ha portato Modric a vincere il pallone d’oro. Proprio il giocatore ha
annunciato che a 36 anni questo sarà l’ultimo Mondiale.
Danimarca: c’è enorme attesa per
rivedere Christian Eriksen a una grande manifestazione. Dopo ciò che era
successo all’Europeo, il centrocampista è tornato da poco a giocare nel Brentford.
Spagna: la selezione di Luis Enrique
può vantare un nuovo fenomeno con la maglietta numero 10. Si tratta del 19.enne
centrocampista del Barcellona Pedri, già ribattezzato il nuovo Iniesta.
Ecuador: l’unico paese, assieme
al Venezuela (che non ci sarà nemmeno a questo Mondiale), a non aver mai vinto
una Coppa America.
Stati Uniti: tornano al Mondiale dopo
l’assenza in Russia. Prima si erano qualificati sette volte di fila, ma mai
sono riusciti a ripetere l’exploit del 1930, quando arrivano in semifinale.
Francia: i campioni del mondo
puntano a vincere ancora, trascinati dal bomber del Real Madrid Benzema, che
restò per ben sei anni lontano dalla nazionale francese. Dopo i tre gol al PSG è
forse il più forte attaccante del momento.
Ghana: negli occhi di tutti
ancora il quarto di finale perso ai rigori contro l’Uruguay. Una partita
drammatica segnata dalla mano di Suarez che nell’ultimo minuto salvò la squadra
Churrua.
Inghilterra: soltanto un giocatore della
squadra di Southgate non gioca in Premier League. Si tratta del centrocampista
Bellingham del Borussia Dortmund.
Iran: finora cinque
partecipazioni ai Mondiali, non ha mai superato il primo turno. Sarà la volta
buona?
Giappone: presente al Mondiale senza
sosta dal 1998, in tre occasioni ha raggiunto gli ottavi di finale. In questi
anni ha vinto tre titoli asiatici e ora è la squadra più vincente del continente
asiatico.
Marocco: il tecnico Halilhodzic può
fare affidamento su giocatori che militano in club europei importanti. Tra
questi i tre del Siviglia, Bono, En-Nesyri e Munir e ovviamente il terzino del
PSG Hakimi.
Messico: presente ai Mondiali dal
1994 ininterrottamente. Come lui soltanto Brasile, Germania, Argentina, Spagna
e Corea del Sud.
Paesi Bassi: fuori dal Mondiale russo,
ha tolto dalla pensione van Gaal e gli ha dato pieni poteri. Il tecnico non
aveva perso nemmeno una partita nel Mondiale del 2014 e da quando è tornato ha accumulato
sei vittorie e un pareggio.
Polonia: la grande novità è il
tecnico Michniewicz, che ha preso il posto di Paulo Sosa andato al Flamengo. La
stella Lewandowski è il giocatore che segna di più nel mondo: 45 gol in 37
partite quest’anno tra nazionale e Bayern Monaco.
Portogallo: il quinto Mondiale di
Cristiano Ronaldo che potrebbe superare Pelè, cha aveva segnato almeno un gol
in quattro manifestazioni. Cr7 potrebbe arrivare a cinque.
Senegal: già ribattezzato “Senegal
galattico”, ha eliminato l’Egitto di Salah. Con Mané e Mendy disputa il terzo
Mondiale, il secondo consecutivo.
Serbia: dopo un buon girone di
qualificazione, i serbi arrivano a quest’evento con maggiori ambizioni rispetto
a quattro anni fa. C’è attesa per vedere Vlahovic, giocatore che la Juve ha
pagato a gennaio 70 milioni di euro.
Svizzera: la nostra nazionale può
vantare un record. L’unica squadra a essere stata eliminata da un Mondiale senza
aver mai perso. Successe nel 2006: fuori solo ai rigori contro l’Ucraina.
Tunisia: al secondo Mondiale
consecutivo (sesto in totale), accanto ai soliti nomi la vera attesa è per il 19.enne
gioiello della cantera del Manchester United, Hannibal Mejbri.
Uruguay: al termine saluteranno Suarez
e Cavani, entrambi 35.enni. Assieme hanno vinto la Coppa America e il primo è
il miglior goleador di sempre con 67 gol.