La sorpresa non è solo grande, è gigantesca. Come cellula
nel neonato Atletico Ticino Football Club c’è anche il FC Someo, piccola
società di valle che il presidente Patrick Felder vuole elevare a un ruolo
leggermente meno marginale.
“Sono tifoso granata da sempre e immaginare di essere
partner dell’AC Bellinzona in questa avventura era, è tuttora, anche il sogno
di mio padre. Tutto si realizza, è bellissimo. Certo, il lavoro che ci attende
ci occuperà a tempo pieno. E abbiamo idee che possiamo svelare stasera
(conferenza globale alle 20.30 allo Stadio Comunale di Bellinzona. ndr)”.
Ci dia qualche anticipazione, la preghiamo.
“Anzitutto, lo stadio. Sorgerà in Vallemaggia, nelle zone
golenali. Da valorizzare poiché siamo stufi di lasciarle solo al Pirupiru. C’è
bisogno di calcio”.
Una questione logistica non da poco però?
“Con la galleria ferroviaria che metterà in comunicazione
Bellinzona con Maggia, lo stadio sarà raggiungibile da tutto il Sopraceneri in
venti minuti”.
E il Sottoceneri?
“Non è considerato nel progetto, troppa diversità
caratteriale e inoltre non vogliamo rompere le uova nel paniere a Mansueto e
alle sue vision continentali”.
Dal punto di vista sportivo, come sarà strutturato?
“Prime squadre in tutte le categorie, una piramide sostenuta
alla base dal settore giovanile. Calcoliamo che il serbatoio possa contare
almeno 57mila ragazzi. Oltre ai 572 campi da calcio di tutto il comprensorio”.
Ci vorranno anche allenatori e formatori, come la mettiamo?
“Sono già stati cooptati i docenti delle scuole elementari e
a questo proposito siamo in attesa del via libera dal Dipartimento Educazione
Cultura e Sport (Decs, ndr) per introdurre nel palinsesto scolastico dieci ore
a settimana per il calcio, a scapito della Civica e della Religione. Gli stessi
docenti seguiranno poi i giovani il sabato e la domenica”.
E i soldi per tutto questo?
“Lotterie a tappeto, sponsor già in fibrillazione e sostegni
federali. Al momento abbiamo un budget pronto, circa 20,7 milioni. Cifra
destinata a salire con le riffe speciali di Natale e Capodanno. Ma la vera
rivoluzione è l’azionariato popolare. Saranno i tifosi i proprietari
dell’Atletico Ticino”.
Siete proprio sicuri di non voler coinvolgere anche il
Lugano?
“Se arrivasse l’offerta giusta e la disponibilità dei bianconeri
ad essere subalterni ne potremmo parlare. Ma per ora il Fans Club Lugano di
Giumaglio ha detto no. Pazienza, ne faremo a meno”.
A stasera allora.
“Ci saranno altre grosse novità”.