QATAR 2022
Gruppo complicato: serve un'impresa
Brasile, Serbia e Camerun le avversarie della Svizzera ai Mondiali
Pubblicato il 01.04.2022 21:31
di L.S.
Un sorteggio difficile, per non dire peggio.
Affronteremo la squadra numero uno al mondo, quella che dispone di un talento enorme e ha chiuso il girone davanti al Portogallo e quella che ha eliminato l’Algeria campione d’Africa.
Siamo stati sorteggiati nel gruppo decisamente più complicato, non ci sono discussioni.
Brasile, Serbia e Camerun sono tre brutti clienti che avremmo anche fatto a meno di affrontare.
Avevamo sognato il Qatar, Ecuador e perché no il Costa Rica.
È stato bello sognare, ma la realtà ci dice tutt’altro.
Poi è chiaro, il calcio riserva sorprese e la nostra nazionale sia nel Mondiale russo che nel recente Europeo ha saputo disputare grandi partite proprio contro le formazioni più quotate.
La gara d’esordio varrà già tantissimo: contro il Camerun ci si gioca una buona fetta di qualificazione.
Poi arriverà il Brasile e infine la Serbia.
Gli africani non sono deboli, tutt’altro. Hanno elementi interessanti che giocano in squadre di alto livello e come quarta del girone, non è certo stata un regalo.
Ancora più difficile contro la Serbia. È vero che l’avevamo battuta quattro anni fa con un gol all’ultimo minuto (che poi scatenò le polemiche per il gesto di Shaqiri, Xhaka e Lichsteiner), ma adesso i serbi sono molto più forti. Potrebbero ripetere le imprese della Croazia del 2018. Tadic, Jovic e Vlahovic in attacco sono nomi che spaventerebbero qualsiasi difesa.
Cosa dire del Brasile? Numero uno del ranking mondiale, non hanno mai perso in 18 partite di qualificazione e hanno costruito una squadra composta da un bel mix tra una difesa forte e il solito attacco ricco di classe e fantasia.
Con la Francia, è probabilmente la favorita del torneo.
E noi? Come ci arriveremo?
La qualificazione ai danni dell’Italia ci ha dato morale ed entusiasmo, che non può certo essere stato smorzato dalle ultime due amichevoli contro Inghilterra e Kosovo. È anche vero però che le partite di Nations League che si disputeranno in estate, contro Spagna, Portogallo e Repubblica Ceca, ci daranno altri indizi su questa squadra.
Yakin ha saputo infondere fiducia e tranquillità al gruppo, forse arrivato un po’ al limite con Petkovic, ma adesso arriva anche per lui il momento più difficile: imporre le proprie scelte, imprimere il proprio marchio su questa squadra. E gestire casi come quello di Xhaka, che inevitabilmente ogni tanto emergono.
Yakin ha dimostrato di saperlo fare, di essere un leader sereno e per ora vincente, ma il Mondiale è un appuntamento ricco di incognite e varianti.
E il sorteggio, almeno sulla carta, non ci ha dato una mano.
Tocca a noi adesso essere la sorpresa.