Calcio
In Bundesliga manca un miliardo
Anche i ricchi tedeschi sono in crisi dopo il coronavirus: con la guerra sarà anche peggio?
Pubblicato il 04.04.2022 08:16
di Giorgio Keller
È stata "…una spaccatura senza precedenti. Il coronavirus ci è costato in prima e seconda Bundesliga tedesca più di un miliardo di euro in cifra d’affari”. L’ha detto Donata Hopfen, direttrice della Deutsche Fussballiga (DFL) nel suo rapporto 2022, comprendenti le cifre delle due stagioni 2019/20 e 20/21.
Certo, la Germania non è né Italia, Francia, Spagna o Inghilterra – le cinque leghe che vanno per la maggiore in Europa – ma difficile credere che anche in questi paesi le cifre siano molto differenti.
"I tempi di quella crescita quasi evidente sembrano essere finiti", ha commentato le cifre la direttrice: “Non c'è dubbio che questo avrà un’influenza non indifferente sui prossimi anni".
Anche nella stagione in corso, che vede il Bayern solitario dominatore, i 36 club professionisti devono fare i conti con altre cifre rosse.
Dal momento che la maggior parte delle partite ha dovuto svolgersi senza tifosi pubblico, i ricavi delle partite della sola 1a e 2a Bundesliga, che provengono principalmente dai biglietti, sono stati in calo di circa il 95 per cento rispetto all'ultima stagione pre-pandemica.
Inoltre, c'è una mancanza di entrate da sponsorizzazione e da diritti e licenze. E non sono prevedibili al momento conseguenze economiche della guerra in Ucraina.
Principalmente colpite dal fenomeno lo sono state le persone direttamente impiegate attorno alle partite come la sicurezza e la ristorazione che si son viste ridotte da un giorno all’altro il proprio lavoro fino all’80 per cento.
Hopfen conclude in toni calcistici: “Abbiamo già iniziato a recuperare il risultato, ma ci vorrà ancora del tempo ad arrivare in parità”.