CALCIO
"Spero che un giorno anche Muci abbia una chance"
Parla Gianluca Di Domenico, manager del giovane attaccante che non trova spazio a Lugano
Pubblicato il 04.04.2022 11:54
di L.S.
Due punti persi che potevano proiettare il Lugano al terzo posto in solitaria.
Tra i “colpevoli” del pareggio di Lucerna ci sono certamente i cambi effettuati nella ripresa da Croci-Torti.
Fuori Celar (autore di una doppietta) e Bottani, dentro Aliseda e Amoura.
Probabilmente l’intenzione era quella di affidarsi alla velocità dei due attaccanti rapidi per infilare un Lucerna che era sbilanciato in avanti alla ricerca del pareggio, ma purtroppo il piano tattico non ha funzionato.
Se ci mettiamo anche la sostituzione forzata di Valenzuela, che ha lasciato il posto a un Hajrizi sempre troppo falloso, ecco che il quadro è completo.
Gianluca Di Domenico, nella chiacchierata del lunedì mattina sul nostro sito, ha parlato di Celar, autore già di 8 gol in campionato e del suo assistito Muci, non convocato per la partita della Swisspor Arena.
“Celar è uno che vede la porta e adesso sta facendo bene nel Lugano, ma io spero che un giorno anche Muci trovi un allenatore che abbia la stessa fiducia in lui. L’impressione è che Celar possa anche giocare dieci partite senza segnare e restare comunque titolare. Per Muci invece il discorso è stato diverso. Lui comunque deve andare avanti come ha fatto finora, allenandosi bene e segnando tanti gol in allenamento ”.
Muci ha firmato in estate un contratto di quattro anni.
“I contratti si firmano ma poi dipende se c’è la fiducia del club, altrimenti si possono anche rivedere e ridiscutere. Vediamo da qui a fine anno come va, poi ci siederemo al tavolo con i dirigenti del FC Lugano e vedremo cosa fare con il suo futuro”.
Il giovane attaccante sta giocando con l’Under 21, una squadra che lotta per salvarsi in Prima Classic.
“Giocare unica punta in questa categoria non è facile. La squadra è comunque più forte della classifica che mostra e anche se non è fortissima sono convinta che con un’altra guida tecnica sarebbe più in alto”.