Prima le parole del procuratore Di Domenico, poi la risposta dell’allenatore Moresi.
È stato un lunedì un po’ diverso dal solito a Lugano, attorno alla figura del giovane attaccante Muci, 18.enne di belle speranze che però non trova spazio nella squadra di Croci-Torti.
Con un contratto di quattro anni firmato in estate e un paio di partite iniziate come titolare in entrata di stagione, forse si pensava che Muci sarebbe stata la sorpresa del Lugano. Finora non è stato così.
Dopo le parole di ieri, che hanno ovviamente suscitato la pronta risposta del tecnico dell’Under 21 del Team Ticino Ludovico Moresi, giudicato dal manager come il responsabile della difficile stagione della sua squadra, oggi Di Domenico vuole tornare sull’argomento.
Con toni pacati e senza alimentare inutili polemiche. Questo è l’intento di queste sue dichiarazioni che dovrebbero chiudere l’argomento.
“Non ho niente contro Croci-Torti né con il tecnico dell'Under 21, ho soltanto espresso un mio pensiero riguardante Muci. Sono certo che il ragazzo non ha bisogno di alibi e continuerà a lavorare sempre al massimo come ha fatto finora. È un professionista e come tale si è sempre comportato. In cuor mio speravo che potesse avere un po’ più di spazio”.
Di Domenico aggiunge:
“Con la società ho ottimi rapporti, sia con Da Silva che con il resto del club. Abbiamo sempre lavorato bene e sono certo che continueremo a farlo. Stimo il lavoro che sta facendo la nuova proprietà”.
E aggiunge:
“Sono molto felice dell’ingaggio di una persona competente come Roman Hangarter: sono certo che il suo arrivo contribuirà a dare nuovi impulsi a tutto il settore giovanile del FC Lugano".

(Nicolas Muci, nella foto Putzu)