Tite,
allenatore del Brasile, ha deciso che il suo tempo sta per compiersi. E
lascerà l'incarico dopo Qatar 2022, dove i brasiliani si presenteranno
per vincere. Ma il calcio non si ferma mai, bisogna sempre andare oltre.
I dirigenti della Federazione si stanno già muovendo, per trovare il
successore, e sembrano avere in testa il profilo giusto. Il candidato
prescelto è Pep Guardiola. Il sogno è quello di ingaggiare uno dei
migliori tecnici al mondo. L'offerta sarebbe stata recapitata a suo
fratello, questa la proposta: quattro anni di contratto e 12 milioni
di euro l'anno. Una cifra decisamente alta per un selezionatore di
una nazionale. Lo spagnolo, attualmente, percepisce, dal suo club,
oltre 20 milioni di euro, il suo accordo con il City scade nel 2023.
Un'operazione affascinante, ma non semplice da realizzare. La Selecao
offre tutto il suo prestigio e tutta la sua gloriosa storia. E
intende consegnarsi a chi potrebbe esaltare il suo stile. Sarebbe un
connubio da sogno.
Pep,
atteso da una serie di scontri da far tremare i polsi, ha così
parlato: “Potrei essere io il prossimo ct del Brasile? Non oggi,
andiamo... Ho un contratto qua e sono felice qua”.
Lui
è concentrato, dietro l'angolo c'è il Liverpool da affrontare. E
per il momento pare, forse, sicuro: “Spero di restare per sempre
qua. Non c'è un posto migliore in cui stare, da un certo punto di
vista rinnoverei per 10 anni mentre da un altro non lo farei”.
Sarebbe
un binomio da sogno: un mister che ha rivoluzionato il calcio nel
terzo Millennio; la Nazionale che colpisce più delle altre
l'immaginario collettivo.
C'è
un ostacolo a questo matrimonio perfetto: il City. Uno dei club più
potenti al mondo. Gli inglesi hanno argomenti a disposizione
importanti. Possono mettere sul tavolo risorse finanziarie
inesauribili. E sono consapevoli che sarebbe difficile, e quasi
impossibile, trovare un sostituto all'altezza di Guardiola.
Quest'ultimo è un formidabile costruttore di squadre. È un esteta
che ottiene risultati. Un visionario realista. Un innovativo che
sposta, continuamente, l'orizzonte della sperimentazione.